A lezione di buon senso. Dal softball. Proprio così: è quello che accade nella finale scudetto del softball dove, in gara-due, il match tra Bussolengo e Forlì è stato interrotto al quarto inning per pioggia. Una delle due squadre, quella che stava perdendo, ha fatto melina per provare a ricominciare l’indomani dallo 0 a 0 dal momento che si era sull’1-0 per le padrone di casa? L’altra, al contrario, ha provato a tirare dritto nella speranza che, senza aver disputato i sette inning, si arrivasse all’omologazione del risultato acquisito sino a quel momento, senza giungere al termine naturale della partita?
Macché: l’arbitro capo, Sabrina Fabrizi, ha serenamente applicato il regolamento che è già in vigore nel softball. Così si riparte il 20 settembre, dal quarto inning, con Bussolengo avanti 1-0 nel punteggio. Dallo stesso inning, dallo stesso numero di eliminati. Senza proteste, senza il bisogno di insultare gli arbitri, semplicemente con il buon senso.
A un mese dalla finale scudetto del baseball, chiusa con la vittoria della Fortitudo Bologna che ha conquistato (legittimamente) il titolo, sui social impazzano ancora le accuse. Chiaro che, sui social, ognuno è libero di esprimere (magari in maniera educata) il proprio parere. Ma se nel baseball ci fosse stato un po’ di buon senso in più (prima), le polemiche non ci sarebbero state. E per evitare che le polemiche impazzino anche in futuro, non bisogna poi fare miracoli o salti mortali. Basta quello che è diventato uno sport “popolare”: il “copia e incolla”. Se il baseball non si dà una mossa, rischia di tornare ulteriormente indietro…