Un’occasione da prendere al volo. Mi è capitato di guardare il programma di Fabio Fazio, “Che tempo che fa” e, accanto al presentatore, ho ritrovato Fabio De Luigi. Che il mondo del baseball dovrebbe conoscere bene, perché Fabio ha un passato nei Pirati (e se non sbaglio anche a Santarcangelo), perché lo si vede, talvolta, a seguire le partite di Rimini.
Fabio De Luigi appare spesso, in tv, in prima serata (il programma di Paola Cortellesi e Laura Pausini, su Rai Uno), recita nei cinepanettoni (e non solo), è un attore poliedrico di successo nonché un fine umorista. E ha un passato, nonché una grande passione per il baseball. Se proviamo a unire questi due aspetti, forse, possiamo pensare che, proprio il grande Fabio, potrebbe diventare uno splendido testimonial per promuovere il baseball. Con la sua comicità, con il suo umorismo, con i suoi personaggi, spingerebbe tanti italiani ad amare uni sport chiamato batti e corri. O magari potrebbe suggerire, con il suo esempio, a tante persone che non lo conoscono, di avvicinarsi a questa realtà.
Ricordo un De Luigi giovanissimo, in radio, la domenica mattina, su Radio Due, in “Buono domenico”, il programma dei “Conigli”, al secolo Marco Presta e Antonello Dose.
Aveva un personaggio che mi faceva letteralmente impazzire, “Primo Drudi, terzino sinistro, molto sinistro”.
Da qualche parte ho ancora le cassette, registrate, con la voce di Fabio De Luigi alias Primo Drudi perché, quello, era un momento domenicale, che mi faceva sorridere. Mi faceva riconciliare con il mondo. Alla federazione suggerisco di chiedere a De Luigi di diventare testimonial. Personalmente faccio appello a Primo Drudi, terzino sinistro, molto sinistro.
Sinistro o meno – nella verve di De Luigi, per chi lo avesse perso, non era sinonimo di mancino, ma di terzino… pericoloso – Fabio è l’uomo, il volto dal quale ripartire.
Caro Primo Drudi, puoi aiutare il baseball a trovare un’immagine più accattivante?