Gentile Dott. De Carlo,

sono Giovanni Catelli, autore del libro “Camus deve morire”,
e le scrivo in relazione all’interessante suo articolo uscito su Il Giorno giovedi 10 aprile.
In esso si tratta delle vicende legate al caso Pasternak e alla pubblicazione del Zivago in occidente.

Mi fa piacere a questo punto farle conoscere la versione dei fatti contenuta nel mio libro,
dove parlo del rapporto fra Camus e Pasternak e della rocambolesca pubblicazione del Zivago presso gli editori occidentali.

La Cia fu evidentemente coinvolta nella pubblicazione del libro in Olanda, precedendo di poco l’edizione Feltrinelli in russo :
obiettivo comune era quello di permettere all’opera di essere presa in considerazione dalla giuria del Nobel; poi chiaramente si ottenne il risultato di portare a conoscenza del libro parte della classe dirigente sovietica, attraverso i rappresentanti presenti a Bruxelles per l’Expo 58.

Camus sostenne con forza la candidatura di Pasternak al Nobel, e questa fu una ulteriore ragione di rancore verso di lui da parte dei sovietici, che già non sopportavano la forte campagna internazionale dello scrittore contro l’invasione dell’Ungheria.
Vi fu con Pasternak un breve rapporto epistolare (che traduco nel libro) in cui Camus fece intendere a Pasternak (in modo velato per non insospettire la censura) che lo avrebbe sostenuto per il Nobel.
La teoria contenuta del mio libro, secundo cui Camus sarebbe stato vittima di un complotto sovietico, parte da una versione molto dettagliata
che ho trovato nel diario di Jan Zabrana, grande poeta e traduttore ceco, che aveva profondi legami con la cultura e l’intellighentia russe (essendo egli stesso traduttore dal russo).

Per renderle più agevole la lettura le allego il pdf del libro, uscito presso Nutrimenti a novembre, in occasione del centenario camusiano.

Ecco il link con la scheda del libro sul sito dell’editore, dove trova anche la rassegna stampa.

http://www.nutrimenti.net/libro.asp?lib=291

Ho seguito queste vicende per diversi anni, cercando di verificare con precisione gli interventi di Camus e i comportamenti dei servizi segreti di quel tempo, e sono giunto alle mie conclusioni senza aver trovato nulla che contrastasse con la versione di Zabrana.
Sarei davvero lieto che lei potesse leggere il testo, che narra di un’epoca storica di grandissimo interesse.
La ringrazio sin d’ora per la sua attenzione e gentilezza,
e, complimentandomi per il suo lavoro,
le porgo un cordiale saluto

Giovanni Catelli

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Sono io a doverle fare i miei complimenti per le sue ricerche storiche.
Anche a mio parere è plausibile la tesi che Camus sia stato fatto fuori dal KGB per il suo ‘’antisovietismo viscerale’’ come lo chiamavano una volta i comunisti dall’una e dall’altra parte della cortina di ferro. Ma in tempi di postcomunismo travestito chi se ne ricorda più?