Il sesso ai tempi delle chat. Non è un’inchiesta, né una serie dei soliti bla bla da intellettuali o roba da blogger. Questa è la storia vera di una bellissima donna che racconta la sua “dipendenza amorosa” nata su uno dei tanti siti di incontri. Le conclusioni le  lascio a chi avrà la voglia e il tempo di leggere la sua testimonianza,  certa che, in molti, ci si ritroveranno ben più di quanto il resto del mondo pensi. La prova? Volete un elenco delle foto di colleghi giornalisti (ma anche imprenditori, medici e ingegneri) conosciuti, persone reali (molte sposate), nelle quali mi sono imbattuta in questa atipica veste di “inviata-infiltrata” nell’universo delle chat per single? Meglio di no, la famiglia… è sacra. Anche quella dei potenziali fedifraghi. La parola, quindi, a chi ha vissuto e vive tutto sulla propria pelle.

“Sicuramente molti di voi avranno avuto una esperienza con le chat. Vorrei raccontare la mia esperienza di donna “anta” che per… solitudine? curiosità? (sono molto curiosa) ha voluto entrare in questo mondo virtuale, che in qualche modo affascina  e ti rende anche schiavo.
Ho messo 3 foto sul mio profilo – veramente carine – posizione un po’ spiritosa e ammiccante, per niente volgare, ma accattivante, la mia età, il mio segno zodiacale – c’è chi ci crede – e qualche preferenza in fatto di uomini. Un range di età da 45 a 55 non troppo lontano da Firenze. Non ho specificato separata , con o senza figli, eccetera: solo l’indispensabile.
Confermo che per attivare la chat devi iscriverti e pagare con carta di credito un tot di euro a seconda di quanto hai intenzione di navigare. Io ho fatto quello più economico 3 mesi, anche perchè non conoscevo il meccanismo e non avrei a buttato via soldi per niente. La grafica della chat con cui navigo è eccellente, hai la possibilità sia di vedere facilmente chi ti ha visitato, sia dimostrando la sua identità, sia navigando anonimamente. Inoltre puoi cliccare su “mi piace” ed entrare subito in abbinamento con la persona che hai scelto. E’ come essere davanti a una vetrina e scegliere l’oggetto che più ti colpisce. Dopo questa valutazione iniziale il soggetto che hai prescelto ti risponde con “accetto” e la vostra conversazione inizia.

 

Premetto che ognuno di questi profili on line può visitarti, quindi ricevi già delle comunicazioni, del tipo “ciao piacere..che bella sei ….ti va di conoscerci…mi piace la tua foto”, con una serie di apprezzamenti garbati che lusingherebbero anche una nonna. Puoi rispondere o no, tanto non ti conosce nessuno, ignorare le richieste e passare oltre; devo dire che, dopo i primi approcci, ho ricevuto 860 visite in 30 giorni e questo ti lusinga ancora di più… sei ancora più curiosa e ancora più schiava.
Alcuni uomini sono veramente gentili, oltre gli apprezzamenti, ti chiedono “come stai? che lavoro fai?” e inizi una conversazione: se l’interlocutore è intelligente, e non un mezzadro ignorante, arrivi a raccontarti anche le più intime emozioni, i dolori le gioie, come se fossimo grandi amici. Amici non saremo mai , perchè l’uomo è cacciatore e se va su una chat – anche se fosse per solitudine -è (e non vorrei essere  assolutista) per portarti a letto.

 
Detto questo, a meno che non sia anche la tua intenzione primaria, sai che davanti a te c’è un mondo di uomini che usa questo   canale tecnologico per rimorchiare il più possibile!
Devo dire anche che dall’altra parte, come ho riscontrato da conversazioni interessanti con persone veramente squisite – all’apparenza – il panorama femminile che imperversa sulla chat è veramente mortificante per il nostro sesso. La maggior parte delle donne chiede soldii!  Molte accettano inviti, anche sessuali, per poter sbarcare il lunario: ovvero si fanno invitare a cena, e dopo qualche prestazione iniziano la questua. Altre sono talmente affamate che non si presentano nemmeno e… violentano il malcapitato…lasciandolo esterrefatto. Nei vari racconti ho saputo di un rappresentate di  Ravenna che, chattando con una donna di Modena, decide di andarla a conoscere essendo nelle vicinanze per lavoro. Il tipo viene accolto in un garage dalla tipa e sedotto all’istante: piacevole direte, ma penso mortificante per un uomo che si è sentito  usato e anche se non gli è parso vero, è rimasto allibito dall’intraprendenza e dalla sfacciataggine.

 
Altre sono donne straniere, senza fissa dimora, senza lavoro, che sperano di trovare un pollo da spennare e accasarsi una volta per tutte. Poi ci sono le sposate che scrivono “solo amicizia”, ma l’uomo che è furbo ammasca subito la richiesta e non gli pare il vero di poter iniziare una liason con una che non darà mai preoccupazioni del tipo “voglio una storia seria”.
Gli uomini che si sono confessati nelle mie varie ore a chattare, mi sono parsi alcuni un po’ smarriti, altri molto intraprendenti, ma una cosa veramente sorprendente e l’aurea di solitudine che aleggia nella Rete.
Se passiamo così tanto tempo su una chat e non vediamo l’ora di poter scambiare qualche effusione virtuale, vuol dire che è molto difficile incontrare fuori una persona e poterla frequentare.
Molti di questi uomini sono oberati di lavoro, viaggiano moltissimo durante la settimana, spesso sono rappresentanti, area manager di qualche azienda. Quindi unico mezzo per conoscere ed avere un bacino di utenza da poter sperimentare è la chat.
Maschi che sostano in alberghi la maggior parte della loro vita o ore in autostrada per tornare morti a casa la sera, magari dopo 2 0 3 giorni. A quell’ora  non hai vogliadi uscire, frequentare locali non è più nei loro programmi, avendo anche un’età che gli renderebbe ridicoli!
Tipico dell’uomo cacciatore è darti il suo numero di telefono con la scusa che non avete gli stessi orari… butta l’amo e sa già che dopo la telefonata, si può passare all’incontro. Scartare a priori perché sei tu che lo cerchi e quindi fai vedere subito il tuo interessamento, per lo meno io faccio così. Come chi ti chiede subito un incontro, quando hai visto solo un rettangolino di foto che potrebbe essere di suo figlio!
La chat  è pericolosa; se dai troppe informazioni sul tuo conto, soprattutto il posto di lavoro, la via in cui abiti, i tuoi spostamenti, sbagli; parola d’ordine, rimanere sempre sul vago.
Se ti vedono on line e gli interessi subito ti salutano….”ciao…come va?”…se non gli interessi dopo alcune frasi sai per certo che stanno chattando animatamente con qualche altra.

Il titolo che ho voluto dare a questa piccola riflessione – “Non demonizziamo le chat” – è dovuto al fatto che comunque anche se ci può essere del marcio, dell’amorale o del consumistico (sesso), sulla chat si può trovare anche l’amore.
Lui Marco abita a Firenze, lei Cinzia abita in un paesino delle Marche, si scrivono per 2 mesi , si scambiano il telefono , passano serate, nottate intere a raccontarsi, con la magia della notte, con i sogni , le fantasie e la curiosità , che ti fa sperare che  dall’altra parte esiste una persona che ti capisce, una persona che comincia a conoscerti meglio dei tuoi amici, confidi le tue paure, i tuoi stati d’animo e sai che lei non giudica, ma amorevolmente ti ascolta, perchè è così interessata a te che tutto sembra un sogno.
Marco e Cinzia si sono incontrati dopo 3 mesi e quando si sono visti, non erano estranei… si conoscevano bene. Il primo incontro è stato come se si conoscessero da una vita. Si erano inviati foto su watts’up, si erano visti su Skype, ma la cosa più bella per loro  sono state le lunghe ore a parlare, a mettersi a nudo come  se per magia..come spesso diciamo …finalmente avessero trovato l’anima gemella. Non voglio entrare nel merito dell’amore a distanza, sappiamo che è difficile da gestire, Marco ha il suo lavoro a Firenze e lei lavora con i suoi, ma chi si lascerebbe scappare una così bella occasione, nella vita ne capitano poche!
Stanno programmando la loro vita insieme, con le difficoltà del caso, c’è un progetto, cosa oggigiorno molto rara. Purtroppo.
Questo è un caso e ce ne sono altri molto interessanti, ma rimango dell’idea che la chat sia un grande bacino di opportunità per fare sesso, dietro ogni messaggio romantico, dietro ogni adulazione, dietro ogni interessamento, il fine che giustifica i mezzi è sempre quello.

 

Sono uscita con tre uomini, piacenti che mi hanno letteralmente frastornato di messaggi romantici, smile, “buongiorno, buonanotte, bellissima fanciulla, splendida donna, stupenda creatura piovuta dal cielo”; dopo il primo incontro sembravano aver visto la Madonna, poi dopo un una settimana meno messaggini, avevano capito che non ero facilmente abbordabile… in quel senso e dopo chilometriche dichiarazioni d’amore mi sono sentita dire “passo un brutto periodo… tu vuoi una storia… io non sono pronto… ho problemi di lavoro”.
Dov’era tutto questo ardore che mi fondeva il cervello dai continui bip bip dei messaggi? Sono sicura che sono passati a una meno difficile di me, troppa fatica! Comunque per il mio compleanno ho ricevuto la bellezza di 35 messaggi di auguri. Che gentiluomini… ho risposto a tutti”.

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