Buon 2012, seppure con un po’ di ritardo. Buon nuovo anno a tutti, in particolare ai nuovi nati, a Margherita e a Bianca che hanno aperto gli occhietti a dicembre e a novembre, e a tutti gli altri che emettono i primi vagiti in tutta Italia. Tra i nati di questi primissimi giorni dell’anno le femminucce sembrano essere in maggioranza e i bebè nati da genitori stranieri più o meno alla pari con quelli italiani. Benvenuti a tutti. Con quale destini, nemmeno il divino Otelma ve lo può dire. Qualcosa vi può dire internet. Spulciando fra i siti si apprende che nascete con una quota di debito pubblico pro capite pari a 52mila euro. Ma la rete, si sa, è sempre in evoluzione quindi può darsi che le cifre cambino. Comunque, piccolini, non preoccupatevi troppo, pagherete allo Stato se avrete un lavoro fisso con relative trattenute ( o se sarete lavoratori autonomi onesti e non farete niente in nero, beninteso, perché se riuscirete a fare i furbi alla grande chi vi becca?). E poiché, ora che sarete adulti, sarà più facile vincere al Superenalotto ( e fra l’altro anche in questo caso sarete tassati) che avere un lavoro fisso, dei debiti potete per ora infischiarvene. Sarete ragazzini fortunati perchè ad accudirvi saranno mamma o papà o tutti e due: lo potranno fare perché probabilmente saranno disoccupati, licenziati o cassaintegrati. Non contate troppo sui nonni, loro invece lavorano visto che la legge non gli permette di andare in pensione, ci andranno verso gli ottant’anni e causa artrosi non vi faranno fare cavalluccio sulle ginocchia (in compenso potranno però mantenere la famiglia).
Sbrigatevi a crescere se volete dei bei regali: quest’ anno infatti l’unico settore del commercio in attivo sotto Natale è stato quello dei gadget tecnologici, come smartphone e tablet. Come dire che nulla è più necessario del superfluo. Alla faccia della crisi.
Cari piccolini, e anche grandicelli, se il prossimo Capodanno, causa mancanza di spiccioli, lo trascorrerete in casa davanti alla TV, non lamentatevi, sarà un po’ come quest’anno almeno sulla rai: una bella trasmissione-spot pubblicitario condotta da Carlo Conte dalla Valle d’Aosta. Come dite? Che c’erano quasi solo i Pooh che per voi sono come i dinosauri? Consolatevi, lo sono anche per noi. Ma accontentatevi, è gratis. Anzi no. Perché la Valle d’Aosta ha dato 1 milione e 100 mila euro alla Rai per tre anni in cambio di questa trasmissione e di una serie di citazioni della Valle d’Aosta in trasmissioni come Sereno Variabile, Geo&Geo e Linea Verde. E adesso che ci ripenso la Valle d’Aosta come le altre Regioni a statuto speciale, ci costa. Anzi, è la regione più dispendiosa d’Italia: nel 2008 11983 euro pro-capite, più del triplo della spesa pro-capite italiana (3820). Nel 2006 c’era un consigliere regionale ogni 3511 abitanti (contro una media italiana di 51728) e il loro emolumento rappresentava una spesa pari a 30,24 euro contro una media italiana di 2,26.
Quindi i soldi di quei bei spottoni escono anche dalle nostre-vostre tasche. E ora che ci ripenso ancora meglio, gratis un corno, perchè se non voi, babbo e mamma pagano il canone di abbonamento alla Rai. Che per il 2012 sale di 1,5 euro, portando l’ammontare a 112 euro. Lo scorso anno il canone era di 110,50 euro. Uno dice: ma se è un abbonamento lo disdico, non guardo la rai e festa finita. Eh, no! Il canone è sul possesso di un apparecchio, fosse anche un computer. E allora uno dice: . E no, troppo comodo: tu intanto paga la tassa poi decidi quel che guardare e se è una pay-tv appunto paga… Insomma tasse occulte che si accomunano a quelle più palesi…E” questo il mondo, bellezze!
Cosa dite, ragazzini? Che c’è qualcosa che non va? Sento vagiti di scontento? L’anno bisesto, la profezia dei Maja vi sembrano allegre favolette rispetto ai tiggì di questi giorni? Ma no, non lasciatevi impressionare dalle Cassandre: per quanto difficile il mondo sia, è sempre meglio esserci che non esserci. E con questo, buon 2012 a tutti. Piccoli, grandi, adulti nonni e bisnonni. In pensione o no.
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