Un video costruito per accendere l’ira di Donald Trump con immagini di bambini colpiti da gas il 4 aprile a Khan Shaykhun, in Siria, un raid fatale a 80 persone che i ribelli attribuiscono al regime di Assad. L’analisi dei fotogrammi e dei tempi con i quali sono stati postati su You Tube dai ribelli non lascia spazio a dubbi. Sugli orari di caricamento sul social network siamo stati assistiti dal sito inglese di giornalismo investigativo Bellingcat che ci ha fornito il link a un portale della sezione statunitense di Amnesty International dal quale si ricavano gli orari nei quali le immagini vengono messe su You Tube. Il primo filmato che ha fatto il giro del mondo, quello che mostra sei bambini senza vita sotto una coperta, è stato caricato su You Tube il 4 aprile alle 8 33 minuti e 20 secondi, ora solare della Siria, di fatto le 9 e 33 perché era già in vigore l’ora legale.  A un bambino viene bruscamente girata la testa per collocarlo in favore della telecamera che sta riprendendo la scena. Un altro, più piccolo, viene spostato per nascondere una ferita sulla mandibola che non può essere stata provocata da un gas. La manovra rivela che non sono più soggetti a rigor mortis, la rigidità cadaverica, come invece dovrebbero visto che l’attacco sarebbe cominciato, secondo il Pentagono, fra le 6 e 37 e le 6 e 46, ora legale siriana. La terribile sequenza è girata a bordo di un furgoncino. I piccoli, lavati e rivestiti, sono sicuramente morti, come si desume dal fatto che nessuno batte le ciglia.

Un secondo filmato, caricato su You Tube alle 13 e 53 siriane, più di 4 ore dopo, sicuramente è stato girato nei giorni precedenti. Si vedono tre dei sei bambini mostrati dal video delle 9 e 33. Ma il calcolo della lunghezza delle ombre che appaiono negli ultimi due secondi rivela, con l’approssimazione di un quarto d’ora, che la ripresa è stata fatta alle 10 e 30 ora solare, ossia due ore dopo i primi tremendi fotogrammi delle piccole vittime.  E’ evidente che il filmato non è stato realizzato il 4 aprile, come il primo, ma nei giorni precedenti. Sotto un albero due piccini sono ancora macchiati di sangue fresco che ha intriso anche una coperta e che non può essere stato provocato da un agente chimico. Osservano la scena spettatori che non sembrano per nulla allarmati e che non partecipano ai soccorsi.

Altri tre dei sei bambini mostrati dalle immagini diffuse alle 9 e 33 minuti sono esibiti in una sequenza che è stata messa su You Tube alle 12, 36 minuti e 32 secondi del 4 aprile.  Sono appoggiati sulla sponda di un  furgoncino Hyundai. Due sono nudi. Appariranno assieme agli altri tre nei fotogrammi  che sono rimbalzati in tutto il mondo alle 9 e 33. Anche in questo caso è, a dir poco, probabile che i fotogrammi siano di qualche giorno prima. Secondo Luigi di Stefano, consulente di parte civile per i familiari dei passeggeri del Dc 9 dell’Itavia caduto nel cielo di Ustica, potrebbero risalire addirittura al primo aprile. Una conferma viene dal fatto che nei video postati alle 9 e 33 minuti e alle 12 e 36 nessun piccolo mostra gli effetti del rigor mortis. Corrado Cipolla D’Abruzzo, un anatomo-patologo che è stato  consulente in molti dei più importanti processi italiani, calcola che la rigidità cadaverica cominci in bimbi di età compresa fra i 6 e gli 8 anni da 30 a 60 minuti dopo il decesso (ma i climi caldi la accelerano) e che duri per più di 48 ore.

Il governo di Assad e i russi sostengono che alle 11 e 30 del 4 aprile è stato bombardato un deposito di armi chimiche di Hayat Tahrir al Sham, una formazione di combattenti il cui nucleo principale sono i qaedisti di Jabhat al Nusra. Sul fatto che i rivoltosi siano in possesso di arsenali di questo genere c’è un precedente recente e clamoroso. Il 13 novembre del 2016 ad Aleppo i jihadisti hanno bombardato con ordigni al cloro postazioni dell’esercito regolare nella zona di al Nairab. I video sulle vittime di Khan Shaykhun sono stati manipolati perché i miliziani che combattono Assad non possono ammettere di avere armi chimiche. Per questa ragione hanno organizzato sui social network la rappresentazione dei bambini vittime del gas e attribuito la responsabilità a un raid aereo del regime. In Siria ogni protagonista del conflitto occulta inconfessabili violenze.

 

https://www.youtube.com/watch?v=v6rqgSGclUw       Questa è l’Url del video che mostra i sei bimbi senza vita ANCORA VISIBILE SU YOU TUBE.