Et voilà, eccoci. Era solo questione di tempo. Spiata la Francia, spiata la Spagna, spiata la Germania. Potevamo illuderci che la National Security Agency, La Nsa di Obama, non avesse puntato i suoi lobi elettronici anche su Roma? Puntuale arriva l’attesa  rivelazione. Firmata da  Gleen Greenwald in persona,  il giornalista americano che custodisce i file di Edward Snowden, l’ex tecnico Cia e Nsa,  il paladino della libertà che è corso a rifugiarsi nella Russia dell’ex Kgb Putin, l’uomo insomma che potrebbe fare il cattivo nel prossimo film di 007 visto il casino che ha combinato alla sicurezza dell’Occidente (non lo dice il sottoscritto, lo ha detto per  l’appunto il capo dell’Intelligence service britannico,  Andrew Parker).

Bene, Greenwald dice che Snowden tira in ballo anche il governo italiano tra quelli nel mirino dell’Nsa, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza americana. La dichiarazione, rilasciata prima che esplodesse lo scandalo delle intercettazioni al cellulare di Angela Merkel, è contenuta scrive l’Ansa in un articolo dell’Espresso di cui il settimanale ha diffuso un’anticipazione.

Sorpresi? Via, siamo così depressi in questo Paese da pensare che il Datagate che coinvolgeva Francia, Spagna, Germania, non coinvolgesse anche l’Italia? La Nsa, piaccia o no, cura con metodi discutibili quanto si vuole gli interessi degli Stati Uniti, economici,  militari, e di difesa del suo territorio. In Italia il transito di terroristi islamici è più che provato, ed è quindi altamente  probabile che anche il nostro Paese fosse , e probabilmente sia, sotto stretta osservazione.

Ufficialmente bisogna indignarsi per carità, in realtà c’erano pochi dubbi che fosse così. Del resto, quando James Clapper, capo dell’Intelligence Usa, dice che “Gli Stati Uniti raccolgono dati dello stesso tipo raccolto da tutte le altre nazioni” dice una bugia?  La Francia si è vantata di avere una banca dati top secret seconda soltanto, appunto, a quella americana. Di che stiamo parlando allora? Tutti fanno le stesse cose, naturalmente con le possibilità che hanno. E Obama ne ha molte. Solo che stavolta si è fatto cogliere con le mani nel cellulare (della Merkel)…