Il ragazzo prende un topo morto per la coda e lo infila nel mixer. Poi aggiunge una manciata di larve e insetti, un po’ di latte, vodka in abbondanza e frulla il tutto per pochi secondi. Poi lo trangugia quasi d’un fiato. Roba che fa venire il voltastomaco non solo a vederlo, ma anche a scriverlo. Invece lui sorride all’obiettivo, mostrando gli ossicini che ha appena sputato, orgoglioso di aver portato a termine l’impresa.

E’ il video simbolo dell’ultimo gioco folle che sta contagiando migliaia di ragazzi in tutto il mondo e che ha già fatto cinque vittime. Funziona così: si beve fino a stordirsi, si filma lo spettacolo con il cellulare indicando poi i nomi di amici che a loro volta dovranno cimentarsi nel gioco, infine si carica in rete il video perché tutti possano ammirare e imparare. Tradotto in una parola, “Necknomination”: da “neck” che in inglese significa collo (in questo caso di bottiglia), e nomination, la scelta dei futuri concorrenti.

Nata in Australia, questa catena maledetta si è propagata con rapidità impressionante prima negli Stati Uniti poi in Europa dove ha trovato terreno fertile soprattutto in Inghilterra e in Irlanda. Perché all’inizio il “drinking game”, ovvero gioco del bere, trovava il suo habitat nei pub e per quanto fosse pericoloso rientrava ancora nei canoni di una qualunque sbornia con gli amici. Invece nella versione evoluta, diciamo così, è diventato un vero e proprio capolavoro di autodistruzione che raggiunge l’apoteosi quando i protagonisti dei video, una volta inzuppati ben bene di alcool, decidono di lanciarsi in imprese il più possibile estreme. Oltre al frullato di cui sopra abbiamo la ragazza che entra nel supermercato e mentre tracanna gin si spoglia fino a restare completamente nuda, l’uomo in reggiseno e mutandine di pizzo che si ubriaca poi fa tremare l’obiettivo ruttando, il ragazzo che riempie il water di vino e ci si infila a testa in giù mentre l’amico lo tiene per le gambe. Nè potevano mancare quelli che si fanno riprendere mentre guidano in uno stato molto vicino alla perdita di coscienza. Inutile sottolineare che più è scioccante il video, più si moltiplicano i commenti estasiati degli utenti.

Gli italiani in gara per ora sembrano concentrati esclusivamente sulle bravate con la bottiglia in mano, senza corollario. In compenso da qualche giorno hanno introdotto due novità. La prima è che al gioco si sono affacciati anche alcuni genitori, non si sa bene se per curiosità o con l’illusione di vigilare sui figli. Seconda, la vergogna capitale di cui si vocifera a Roma: pare che esistano bar convenzionati dove per la modica cifra di 20-25 euro ci si può ubriacare a forfait per tutta la notte, ricevendo in omaggio braccialetto e t-shirt logati. Così, giusto per farsi riconoscere ancora meglio.