Secondo i sondaggi di stamattina il 59% degli italiani preferirebbe le elezioni al governo Renzi o ad un Letta bis (entrambe le ipotesi al 18% di gradimento). E fin qui tutto regolare, nel senso che se dopo quanto è successo ieri alla direzione Pd si sente confusa persino Agnese (moglie di Matteo), figuratevi gli altri…
Casomai mi stupisce lo stupore planetario nei confronti del sindaco di Firenze, che dopo aver liquidato in diretta streaming il rivale di Pisa si è guadagnato commenti entusiasti tipo: “il giovane demolitore”, “carrierista senza freni”, “il parlantino”, “il traditore”, “la coltellata in faccia” (citazione addirittura da Oscar Wilde). Mentre la critica cosiddetta amica sta già avviando il conto alla rovescia: ce la farà a mantenere le promesse o ha creato aspettative più grandi di lui e finirà travolto dalla sua ambizione?
Questa è la politica, signori, e non vedo dove stia la sorpresa. Vero che oggi si festeggia san Valentino ma il ragazzo non è un romantico da strapazzo nè tantomeno uno sprovveduto anzi, ricordiamoci che è nato democristiano, una garanzia ben più solida della sua esperienza come amministratore prima di Provincia poi di Comune. Dunque si sapeva fin dall’inizio che mentre combatteva contro gli inciuci e le ingordigie del sistema, si sarebbe fatto largo sgomitando e accomodando nonchè cercando di mantenere più cariche possibili. Si sapeva che mentre assicurava di non voler scalzare Letta dalla poltrona, nella sua mente lo vedeva già con il sedere per terra: o pensate che sia andato a trovare la Merkel perchè gli piacciono i wurstel?
Così come era scritto dal giorno del suo primo viaggio ad Arcore, che prima o poi avrebbe trovato un’intesa con Berlusconi. E non solo per motivi di opportunità politico-amministrativa (allora tutelare Firenze, oggi accelerare i tempi del ribaltone). I due si capiscono al volo perchè si somigliano, hanno lo stesso intuito geniale, la capacità di guardare oltre ciò che vede il resto del mondo, doti comunicative che bucano lo schermo e le anime di milioni di italiani, un carisma che a quanto pare nessuna bugia, nessuna promessa non mantenuta, nessun cambio di atteggiamento e nemmeno i processi riescono a scalfire. Con un grosso vantaggio a favore di Renzi: quasi quarant’anni di meno che gli consentono di avere una marcia in più nel momento decisivo,  infatti prima ha portato Berlusconi con sè sul terreno della nuova legge elettorale poi lo ha fregato dribblando le elezioni. E perchè questa mossa? Perchè nelle ultime due settimane ha capito che se si fosse andati a votare adesso, il centrodestra avrebbe fregato lui.
 Ma il sindaco può contare su un altro bel vantaggio, questo nei confronti di tutti gli avversari interni ed esterni: le sue maniche di camicia arrotolate al posto del doppiopetto, la sua sfrontatezza, l’ironia, il modo diretto con cui affronta amici e nemici, la foga appassionata con cui corre incontro alla vita e alle sue sfide, rappresentano comunque una boccata d’aria fresca rispetto alla vecchia politica. Quel tanto che basta a riaccendere la speranza, soprattutto nei giovani. Con buona pace dei miei amici “sinistrati” che da ieri sera sputano veleno contro il premier in pectore. Proprio voi che siete cresciuti a pane e D’Alema, a rosticciana e Bindi, a mortadella e Prodi…pensavo che il vostro stomaco ormai fosse a prova di bomba.