Ruby Ter, oltre due milioni in quattro anni da Berlusconi alle 'Olgettine'

Agli atti anche le lettere in cui l'ex premier spiega di non poter più versare 'aiuti' alle ragazze per evitare guai con la giustizia

Silvio Berlusconi (Lapresse)

Silvio Berlusconi (Lapresse)

Milano, 13 marzo 2015 - Ruby Ter, dagli atti dell'indagine depositati al Tribunale del riesame di Milano emergono molti particolari, come il fatto che Berlusconi avrebbe dato oltre due milioni in 4 anni a una ventina di ragazze.

I BONIFICI  - Berlusconi avrebbe dato circa 2 milioni e 150 mila euro tra il 2010 e il 2014 a una ventina di ragazze indagate nell'inchiesta Ruby ter. Questi versamenti sarebbero avvenuti tramite bonifici e assegni. In questo 'conteggio' non è imputata Ruby.  Tra le ragazze che hanno ricevuto più denaro da Silvio Berlusconi, attraverso il conto corrente Monte dei Paschi di Siena dell'ex premier, ci sono Alessandra Sorcinelli (390 mila euro) e Barbara Guerra (200 mila euro). Dagli accertamenti bancari emerge che "non risultano fonti di reddito delle indagate che non sono riconducibili in modo diretto o indiretto a Silvio Berlusconi". 

LE LETTERE - Agli atti dell'inchiesta Ruby ter, ci sono anche le lettere - datate dicembre 2013 - scritte a ciascuna delle 20 ospiti alle feste ad Arcore in cui Berlusconi le informa di non poter più continuare a versare denaro e, come ultimo 'aiuto' annuncia che le liquiderà con 25 mila euro 'una tantum'. Nella lettera, identica per ognuna delle ragazze, Berlusconi comunica di non poter proseguire nel suo sostegno economico per non causare a se stesso e a loro ulteriori guai con la giustizia.

RICHIESTE DI DENARO - Sempre agli atti c'è il verbale del ragioniere Giuseppe Spinelli, sentito quattro volte dagli inquirenti. Spinelli racconta di essersi trovato di fronte a ragazze che gli dicevano di essere in difficoltà economiche quando gli chiedevano il denaro. In alcune conversazioni intercettate nell'ambito dell'inchiesta Ruby ter, ci sono ragazze che si lamentano di avere difficoltà economiche. Nelle sue deposizioni, il ragioniere Giuseppe Spinelli, l'uomo incaricato da Silvio Berlusconi di elargire 'aiuti' alle ospiti ad Arcore, spiega di avere avuto un budget di 2.500 euro mensili. Nel caso in cui le ragazze avessero chiesto altro, Spinelli ha raccontato agli inquirenti di avere chiesto l'autorizzazione a Berlusconi per procedere a ulteriori versamenti. Sempre stando alle analisi bancarie, le gemelle, Eleonora e Concetta De Vivo avrebbero ricevuto 100 mila euro ciascuna e Barbara Faggioli 180 mila, la giornalista Silvia Trevaglini 55 mila euro. Tutto sempre da conti riconducibili a Silvio Berlusconi.

LE TELEFONATE - Non viene mai nominato Silvio Berlusconi dalle ragazze intercettate al telefono per lo meno negli atti che ha depositato, fino a questo momento, la Procura di Milano al Tribunale del riesame, nell'ambito dell'indagine Ruby ter. Tra loro le 'olgettine' continuano a chiamarsi 'amò', mentre ci si riferisce al Cavaliere con un evocativo 'lui'. I telefonini delle ragazze 'agganciano' le celle di Arcore anche nel 2014, ma questo non significa che avessero ingresso a Villa San Martino. E' anzi probabile, stando anche ad articoli di stampa usciti nei mesi scorsi, che le giovani rimanessero fuori dalla porta per volontà di Berlusconi.

L'AVVOCATO: ANCORA FANGO - "Quasi a voler controbilanciare mediaticamente la conferma della recente assoluzione del presidente Berlusconi ogni giorno vengono offerte notizie sulla indagine del procedimento cosiddetto 'Ruby ter'. Si tratta di un evidente e maldestro tentativo di disinformare l'opinione pubblica e di gettare fango sull'avversario politico", dichiara l'avvocato Federico Cecconi, legale di Silvio Berlusconi. "Anche se fosse vero che il presidente Berlusconi abbia elargito (come abitualmente fa in favore di chi ha bisogno) due milioni di euro nel corso di quattro anni a molte ragazze trovatesi in grande difficoltà a causa del danno di immagine provocato loro dalle inchieste giudiziarie che le hanno coinvolte - afferma l'avvocato - la somma deve essere commisurata a una persona che il tribunale di Milano ha condannato a pagare, per le sue capacità economiche, oltre tre milioni di euro mensili alla ex moglie. Si aggiunga che la massima parte di questa cifra è stata versata con trasparenti bonifici bancari e con documentazione ufficiale. A ciò si aggiunga che la stessa difesa del presidente Berlusconi ha messo a disposizione della procura, spontaneamente, tutto ciò che potrà servire a una compiuta ricostruzione dei flussi finanziari".