Martedì 23 Aprile 2024

Quanta sporcizia si nasconde nel vostro tappeto?

C'è abbondanza di microbi e allergeni, per lo più inalati dai bambini che gattonano per casa, dice uno studio. Tuttavia, gli effetti sarebbero meno negativi di quello che si pensa

(Foto: petrograd99/iStocK)

(Foto: petrograd99/iStocK)

Stupisce fino a un certo punto scoprire che nei tappeti che ricoprono i pavimenti di casa si annidano allergeni e microbi di ogni tipo. Un team internazionale di ricercatori si è dunque chiesto in che proporzione queste "schifezze" finiscono per essere inalate dai bambini che gattonano nell'ambiente domestico. E per ottenere delle risposte ha costruito un apposito (e un po' inquietante) robot-bebè: BABY ROBOT L'equipe coordinata da Brandon Boor, della Purdue University, ha sviluppato un bambino in formato meccanico, che simulasse in modo semplificato lo spostamento a gattoni tipico dei più piccoli. Il robot è stato equipaggiato con un serie di sensori per tracciare in tempo reale le particelle che si sollevano in aria quando il corpo robotico entra in contatto con la superficie del tappeto. AVANTI E INDIETRO Il bimbo meccanico è stato fatto scorrazzare più e più volte su cinque tappeti provenienti da altrettante abitazioni di Helsinki (Finlandia), per un totale di 25 test, tutti condotti all'interno di una camera con ventilazione controllata. Per avere un metro di paragone, gli scienziati hanno anche allestito un esperimento parallelo con un volontario in età adulta, munito di tuta e maschera antipolvere, che ha ripetuto le prove eseguite dal robot camminando su due piedi. NON È COSÌ MALE COME SEMBRA I test hanno evidenziato che, per ogni chilogrammo di massa corporea, i bambini inalano quattro volte la quantità di sporcizia che finisce nelle narici di una persona adulta. "Mentre gattonano", spiega Boor,"generano intorno a loro una nube davvero concentrata di microbi". Tuttavia, questi risultati non devono creare degli allarmi ingiustificati. Come sottolineano gli stessi autori, studi precedenti dimostrano che l'esposizione a batteri e allergeni in tenerà età "gioca un ruolo significativo sia nello sviluppo, sia nella protezione da asma e malattie allergiche". AMICI DI INFANZIA Boor e colleghi si riferiscono alla cosiddetta ipotesi "dei vecchi amici" ("old friends hypothesis” in inglese), proposta nel 2003 dal professor Graham Rook, della UCL, secondo cui venire a contatto con una vasta gamma di microbi innocui nella prima fase della vita favorisce la formazione e il potenziamento del sistema immunitario, prevenendo così l'insorgere di svariate allergie. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology.