Un bel sorriso anche da anziani? Sì, con il dental coach

Il 67% degli anziani ha meno di venti denti in bocca, una condizione che si associa a un rischio doppio di isolamento, depressione e declino cognitivo

Igiene orale, denti, dentista: foto generica (Alamy Stock Photo)

Igiene orale, denti, dentista: foto generica (Alamy Stock Photo)

Rimini, 18 marzo 2017 - Un sorriso smagliante anche in vecchiaia? Sì, è possibile, basta pensarci per tempo ed avere un “coach”. Per avere denti sani da anziani bisogna seguire una strategia di igiene personalizzata, concordata assieme al dentista e all’igienista dentale che diventano veri e propri “coach” per la bocca sana degli over 65. Ecco perché gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SidP) in occasione del XVIII Congresso Internazionale su Parodontologia e Salute Orale, appena concluso a Rimini, hanno proposto la figura del “dental coach”, l’igienista dentale che assieme all’odontoiatra diventa punto di riferimento per insegnare all’anziano come pulire i denti nel modo giusto, superando i piccoli intoppi legati all’età: oggi solo un anziano su dieci lava i denti ogni volta che ha mangiato, meno del 13% utilizza gli spazzolini elettrici che consentono una pulizia più efficiente e semplice e, soprattutto, solo uno su tre si sottopone a controlli regolari dal dentista.

E' così che il 67% degli anziani ha meno di venti denti in bocca, una condizione che si associa a un rischio doppio di isolamento, depressione e declino cognitivo. Causa principale della perdita dei denti negli anziani è la parodontite, che colpisce 2 over 65 su 3, l’infiammazione alle gengive è molto diffusa perché la prevenzione con una buona igiene orale scarseggia. Gli esperti hanno ricordato che costa molto meno tenere puliti i denti che trattare una parodontite in stadio avanzato. Ma ad oggi solo un anziano su tre si sottopone a controlli regolari una volta l’anno.

Inoltre, avere un bel sorriso anche da anziani non è solo una questione di estetica, ma soprattutto di salute: chi ha problemi dentali ha anche un rischio più elevato di malattie che vanno dal declino cognitivo, al diabete alle patologie cardiovascolari. “Sono circa otto milioni gli anziani che sfuggono ai controlli di routine dal dentista, soprattutto per motivi di costi - spiega Claudio Gatti, presidente SIdP -: in parte perché le cure odontoiatriche nel nostro Paese sono quasi completamente appannaggio del settore privato, tanto che solo il 10% degli over 65 ha potuto rivolgersi a una struttura pubblica. In parte per la contrazione di redditi e pensioni a causa della crisi. Pensiamo che dentista e igienista dentale debbano diventare i “coach” per la salute della bocca, a tutte le età e in particolare per gli anziani: l’invecchiamento porta a un’alterazione fisiologica e strutturale dei tessuti gengivali, ma l’età da sola non è un vero fattore di rischio per la parodontite, perché una corretta igiene potrebbe scongiurarla”.

Il biofilm, ovvero la placca batterica che si deposita sui denti, nell’anziano si modifica, ma questo non impedisce di arrivare a un sufficiente controllo della placca per tenere sotto controllo il rischio di parodontite. "L’essenziale è, naturalmente, adattare i protocolli di igiene al singolo paziente, considerandone condizioni generali, atteggiamento nei confronti della terapia proposta e livello di igiene domiciliare - prosegue Gatti - Semplificare le manovre igieniche, dare piccoli suggerimenti per ridurre il rischio di infiammazione gengivale e considerare e curare le patologie croniche eventualmente presenti può aiutare ogni anziano a prevenire la parodontite e a gestirla al meglio, in caso si sia manifestata e sia stata necessaria una terapia. La pulizia dei denti accurata e personalizzata resta un cardine della prevenzione, soprattutto negli anziani e in chi ha le gengive già infiammate: lavare i denti 4-5 minuti invece dei 2 minuti standard ogni volta che si è mangiato o almeno due volte al giorno, usare lo spazzolino elettrico anziché quello manuale per ridurre la necessità di movimenti complessi e assicurarsi una miglior pulizia, preferire gli scovolini interdentali e utilizzare, quando necessario, solo su prescrizione del dentista un collutorio antiplacca. Sono tutti metodi semplici che i “dental coach” possono insegnare agli over 65, così da ridurre le conseguenze della parodontite e mantenere un sorriso sano fino a 100 anni”.

Esiste infatti la “relazione pericolosa” fra parodontite e numerose malattie sistemiche, fra cui diabete e patologie cardiovascolari.. Purtroppo la parodontite è una patologia subdola, di cui spesso i pazienti non si accorgono: il 70% degli italiani non la conosce, stando a un’indagine SIdP, e quattro su dieci di fronte a gengive dolenti, arrossate e infiammate, che sanguinano quando si spazzolano i denti, non chiedono aiuto al dentista e provano il fai da te con vitamine, integratori, collutori o dentifrici per denti sensibili, aspettando che passi. Così, otto volte su dieci il disturbo resta e può perfino aggravarsi. Per conoscere meglio la parodontite, SIdP mette a disposizione il sito www.gengive.org dove trovare tutte le informazioni utili per mantenere in salute la bocca e per gestire al meglio la malattia, riducendo anche la probabilità di andare incontro ad altri problemi di salute.