Giovedì 18 Aprile 2024

I figli delle mamme che lavorano sono più intelligenti

Uno studio anglosassone ha scoperto che passare il tempo negli asili nidi sviluppa prima alcune capacità sociali e cognitive

Lontano dai genitori, i bambini si "svegliano" prima - foto Regenwolka0/Pixabay

Lontano dai genitori, i bambini si "svegliano" prima - foto Regenwolka0/Pixabay

I bambini delle mamme che lavorano hanno maggiori capacità sociali, linguaggio più sviluppato e una tendenza al problem solving più spiccata rispetto ai bambini di mamme casalinghe. Sono gli interessanti risultati emersi da uno studio condotto alla Columbia University, dalla London School of Economics e dalla Oxford University e apparso sulla rivista scientifica Social Choice and Welfare. LO STUDIO I ricercatori, guidati dal professor Paul Anand della LSE, hanno preso in esame l'effetto di alcune attività (lettura, canto, disegno, eccetera) sui bambini piccoli, distinguendoli tra figli di casalinghe e figli di mamme lavoratrici. Fra le diverse scoperte che hanno effettuato riguardo alla relazione fra le attività e lo stato di benessere psicofisico dei piccoli, gli accademici hanno capito che lo sviluppo intellettuale non è determinato solamente dalla presenza attiva dei genitori fin dalla nascita. PROBLEM SOLVING Il dato più significativo estratto dalla ricerca è che, se il contatto con il genitore tende a portare migliori capacità nell'esposizione orale del piccolo, il tempo passato in un asilo nido o in una nursery viene messo a frutto ancora meglio dai bambini, che a contatto con i loro pari maturano prima degli altri le competenze sociali e cognitive. In particolare, spinta da un'abitudine ad affrontare piccole questioni quotidiane, l'intelligenza necessaria alla risoluzione di problemi subisce un'accelerazione nei figli di genitori lavoratori.