Guidare dopo aver dormito poco raddoppia il rischio di incidenti

La carenza di riposo notturno è pericolosa quanto l'alcol, almeno quando parliamo di attenzione durante la guida. Una ricerca statunitense della Foundation for Traffic Safety dell'American Automobile Association (AAA), ha infatti evidenziato che dormire due ore in meno (rispetto alle canoniche 7-8 ore) raddoppia la possibilità di fare un incidente in auto. Stare al volante dopo una nottataccia, quindi, potrebbe non essere una buona idea. SONNOLENZA ALLA GUIDA Il sondaggio preso in considerazione ha coinvolto 7234 guidatori che hanno fatto 4571 incidenti. Va specificato che la ricerca si è basata su eventi avvenuti in territorio statunitense: la sua validità, quindi, non è automaticamente applicabile all'Italia, anche se le nostre abitudini (almeno per quanto riguarda le ore di lavoro e di sonno) sono molto simili a quelle americane. Gli esperti, a questo punto, hanno incrociato i dati degli incidenti stradali con quelli riguardanti il riposo notturno dei soggetti, che hanno parlato con gli operatori dell'AAA. Un partecipante su tre ha ammesso che, almeno una volta al mese, fa fatica a tenere gli occhi aperti mentre è al volante. AUMENTANO GLI INCIDENTI I risultati del rapporto hanno mostrato una connessione tra le ore di sonno perse e l'aumento dei sinistri stradali. Basandosi sulle 7-8 ore di sonno raccomandate, i ricercatori hanno riportato i seguenti dati. Se le ore di riposo notturno sono 6, la probabilità di fare un incidente è 1,3 volte più elevata; se si dorme per 4 ore il rischio si quadruplica (4,3) e se si va sotto questo limite, spiegano gli esperti, l'ultima cosa da fare è mettersi alla guida: ci sono 11,5 possibilità in più di schiantarsi rispetto a quando si dorme una notte intera.