Giovedì 18 Aprile 2024

Gli italiani sono il popolo più sano, grazie alla dieta mediterranea

La classifica di Bloomberg sulla qualità e la prospettiva di vita vede l'Italia al primo posto. Il segreto è il regime alimentare

La dieta mediterranea è elisir di lunga vita - foto offredo Iacobino / Alamy

La dieta mediterranea è elisir di lunga vita - foto offredo Iacobino / Alamy

Nella classifica combinata che mescola qualità e aspettativa di vita, l'Italia risulta al primo posto. È quello che inequivocabilmente racconta il Bloomberg Global Health Index, l'indice che di fatto rivela quali sono i popoli più sani al mondo. LA CLASSIFICA La lista compilata dall'organismo che fa parte del gruppo Bloomberg raccoglie dati su 163 paesi, rivelando che chi vive in Italia ha una prospettiva di vita di oltre 80 anni, nonostante alcuni problemi che affliggono il nostro paese, ad esempio una instabilità politica piuttosto strutturale, una disoccupazione giovanile molto elevata, la scarsa crescita economica e produttiva. Al secondo posto c'è l’Islanda, al terzo la Svizzera, poi Singapore, Australia, Spagna, Giappone, Svezia, Israele e Lussemburgo. L'Italia è in vetta con 93,11 punti, nonostante abbia peggiori condizioni economiche rispetto ai paesi più industrializzati: la Francia è quattordicesima, la Germania sedicesima, la Gran Bretagna occupa la posizione 23, gli Usa la 34. All'ultimo posto troviamo la Sierra Leone, con un'aspettativa di vita di 52 anni. IL SEGRETO DEL NOSTRO BENESSERE Quello che secondo Bloomberg rende la vita in Italia così appetibile è il regime alimentare: la dieta mediterranea sarebbe la chiave della salute del nostro popolo, cosa più volte dimostrata anche da studi scientifici. Un'alimentazione fatta di cereali, frutta e verdura, carni bianche, pesce e latticini è considerata il miglior sistema per prevenire alcune patologie letali come diabete, malattie cardiovascolari e diversi tipi di tumore. Di recente, uno studio statunitense ha sottolineato che se negli Stati Uniti si ottenesse dalla dieta mediterranea metà del fabbisogno calorico che invece arriva dalle sconsiderate diete americane, si otterrebbe un abbattimento della spesa medica pro capite e una riduzione notevole di gas serra. Dal paper sembra anche che il benessere sia un tema che ci sta particolarmente a cuore, ne è indice anche una sorta di ossessione per i programmi tv dedicati alla salute.