Milano, 2 dicembre 2016 - Cambiare la struttura delle particelle di zucchero in modo da aumentare la velocità con cui si scioglie sulla lingua. Trasmettere la stessa sensazione di dolcezza senza aggiungere sostanze chimiche, ma riducendo l'impatto sulla glicemia, che mette in moto l'insulina e i rischi correlati: diabete, ipertensione e obesità. È la scommessa, frutto di una ricerca del Nestlé Research Center di Losanna, in collaborazione con i Product Technology Centers di York e Konolfingen: regalare il piacere della dolcezza con meno zucchero.
Secondo gli esperti, la tecnologia permette di ridurre il contenuto di zuccheri del 40%, mantenendo pressoché inalterata la percezione del gusto dolce. I dettagli del procedimento industriale, riferisce l'agenzia Ansa, saranno divulgati dopo la proclamazione del brevetto, mentre i primi prodotti dovrebbero raggiungere il mercato nel 2018.
«Questa rivoluzionaria scoperta trae ispirazione dalla natura, e avrà la capacità di ridurre gli zuccheri totali nei nostri prodotti fino al 40% - ha dichiarato Stefan Catsicas, Nestlé Chief Technology Officer - i nostri ricercatori hanno trovato una via completamente innovativa per utilizzare un ingrediente tradizionale». Come si diceva, il piacere della dolcezza con meno zucchero.
La novità, sottolineano i vertici del gruppo industriale svizzero, «segna una significativa accelerazione nell'impegno preso a livello globale di ridurre progressivamente lo zucchero nei nostri prodotti. Oltre che allo zucchero questo impegno si rivolge, con particolare attenzione, alla riduzione di sale e grassi saturi da una parte, e all'incremento dell'apporto di vitamine, minerali e cereali integrali dall'altra».
Una scelta che tende la mano ai consumatori, preoccupati del rischio diabete e obesità insito in alcune derrate alimentari, sempre meno propensi a consumare dolci, gratificanti ma implicati, se consumati in quantità stratosferiche, come a volte accade, a entrare nel gioco del metabolismo, che alla lunga favorisce inconvenienti come diabete, ipertensione e obesità. L’annuncio è stato dato al Science Salon di Washington DC.