Scoperto il gene che ci spinge a mangiare i cibi grassi

Esiste una mutazione genetica che induce le persone a preferire i cibi ricchi di grassi. Si tratterebbe un'eredità del passato, ma che oggi gioca un ruolo chiave nell'obesità.

Perché ci piacciono i cibi grassi? (Foto: Valentyn Volkov/Alamy/Olycom)

Perché ci piacciono i cibi grassi? (Foto: Valentyn Volkov/Alamy/Olycom)

Alcune persone hanno un "fiuto" speciale per i cibi grassi. È quanto emerge da una ricerca condotta dall'Università di Cambridge e pubblicata sulla rivista Nature Communications, secondo cui esiste una rara mutazione genetica che spinge all'assunzione di alimenti che favoriscono l'aumento del peso corporeo.
UN SESTO SENSO NASCOSTO NEL DNA
Il team coordinato dal ricercatore Sadaf Farooqi ha scoperto che gli individui portatori di una forma mutata del gene MCR4 tendono a mangiare cibi con un più alto contenuto di grassi, anche quando la presenza dei grassi non è del tutto evidente. "Il nostro lavoro", spiega Farooqi, "evidenzia che non serve controllare strettamente l'aspetto e il gusto del cibo, perché il nostro cervello è in grado di rilevare la composizione degli alimenti".
CIBO A VOLONTÀ
Per il loro studio Farooqi e colleghi hanno reclutato 54 volontari, di cui 34 classificati come obesi. Tra le persone affette da obesità, 14 erano inoltre in possesso del gene MCR4 difettoso. Il campione è stato invitato a prendere parte a un buffet di pollo korma (una ricetta indiana): i piatti messi a disposizione, a cui i partecipanti potevano attingere liberamente, erano stati aggiustati per contenere quantità crescenti di grassi, senza però evidenziare differenze nell'aspetto e nel gusto. 
Gli scienziati hanno così rilevato che, a parità di cibo assunto, gli individui con la mutazione genetica avevano optato molto più spesso per la ricetta ad alto contenuto calorico. Nello specifico avevano scelto il piatto più grasso il 95% di volte di più rispetto alle persone magre e il 65% di più rispetto ai partecipati obesi privi di mutazione.
INCIDENZA DELLA MUTAZIONE E CONSEGUENZE
Precedenti studi avevano già messo in evidenza la correlazione tra MCR4 e obesità. Il motivo risiederebbe nel fatto che la mutazione interferisce con i segnali di sazietà che arrivano al cervello. Le stime dicono che il difetto genetico riguarda 1 persona obesa su 100. Per la prima volta, però, il lavoro di Cambridge mostra in che modo il gene influisca sulle preferenze alimentari, favorendo così l'aumento di peso. I risultati dovranno comunque essere verificati in futuro impiegando di un campione sperimentale più consistente.
RETAGGIO EVOLUTIVO
La mutazione del gene MCR4 può sembrare tanto inutile quanto dannosa. Tuttavia i ricercatori ritengono che in passato possa aver costituito un vantaggio evolutivo: la spinta a cercare e individuare cibo ricco di grassi potrebbe essere stato un meccanismo di sopravvivenza fondamentale per gli uomini primitivi.