Venerdì 19 Aprile 2024

Omega 3, utili nella gestione dell'asma

Gli acidi grassi omega-3 sono utili in diverse condizioni patologiche. Secondo un recente studio statunitense, sarebbero efficaci anche nel ridurre le crisi di asma

Foto: Piotr Malczyk / Alamy

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Consumare regolarmente acidi grassi omega-3 è un vero toccasana: secondo gli studi a disposizione, una loro regolare assunzione può essere d'aiuto nella gestione della depressione, anche quella post parto, nell'insonnia e nella prevenzione di disturbi cardiovascolari. Da ultimo, uno studio condotto presso l'Università di Rochester, negli Stati Uniti, ha evidenziato un nuovo vantaggio: la riduzione nell'intensità e nella frequenza degli attacchi d'asma. LA RICERCA Gli autori dello studio sono giunti a queste conclusioni dopo aver reclutato 17 pazienti asmatici e aver eseguito su di loro dei test ematici: hanno visto che un'integrazione regolare con acidi grassi omega-3 è riuscita a ridurre la produzione di immoglobuline E, ovvero di quelle sostanze prodotte in grandi quantità dall'organismo umano quando si innesca una reazione allergica. L'asma, infatti, riconosce spesso una componente allergica: secondo i dati disponibili, è di origine allergica nel 60% degli adulti e nell'80% dei bambini. INTEGRATORI MA NON SOLO Come fa notare uno degli autori dello studio: "Aumentare la presenza di omega-3 nell'organismo attraverso l'assunzione di specifici integratori alimentari, può essere un modo di ridurre di numero e gravità gli attacchi d'asma". È bene ricordare, però, che gli omega-3, oltre a poter essere assunti sotto forma di integratori, sono abbondanti nel salmone, nei semi di lino, nell'olio di pesce, nelle noci, nel cavolfiore e negli spinaci. C'È PERÒ UN PROBLEMA I pazienti con asma vengono spesso curati con farmaci corticosteroidi: proprio questi ultimi sono in grado di ridurre i potenziali benefici degli omega-3. Il consiglio del proprio medico curante resta dunque fondamentale per trovare i giusti equilibri nei vari trattamenti. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista JCI Insight.