Mercoledì 24 Aprile 2024

La bottiglia di Bordeaux più vecchia del mondo

Nelle cantine di Chateau Coutet è stata rinvenuta per caso una bottiglia che risale alla metà del 1700, forse destinata a un matrimonio nobiliare

Bottiglie nella cantina di Chateau Coutet – Foto: Sebastien Ortola/chateau-coutet.wine

Bottiglie nella cantina di Chateau Coutet – Foto: Sebastien Ortola/chateau-coutet.wine

È stata trovata per caso una bottiglia di Bordeaux che risale alla metà del 1700 e che dunque è da considerare un'autentica rarità. Non verrà mai stappata, ma resterà come pezzo di pregio presso Chateau Coutet, nelle cui cantine ha riposato per oltre duecentocinquanta anni. CHATEAU COUTET Si tratta di una rinomata casa vinicola, che da circa quattrocento anni coltiva viti nella regione di Saint-Émilion, facente parte dei vini di Bordeaux, nel sud della Francia. Sotto la guida della famiglia David Beaulieu, che la controlla da quasi 400 anni, è stata una delle prime cantine a trattare la produzione di vino come un fatto d'eccellenza, selezionando con attenzione l'uva e perfezionandone la lavorazione. COM'È STATA TROVATA? Le vaste cantine secolari vengono sottoposte a una periodica pulizia ed è così che la preziosa bottiglia è stata scoperta: si trovata accanto a un'antica rastrelliera ormai rotta e in disuso da molti anni. L'addetto alle pulizie ha notato che la polvere aveva una forma strana, in un punto particolare del pavimento, e così ha portato alla luce un pezzo sorprendente, anche solo per il semplice fatto di essere una bottiglia. BOTTI, NON BOTTIGLIE Nel corso del XVIII secolo, infatti, il vino veniva imbottigliato solo raramente: di solito era venduto direttamente nelle botti. L'esistenza di una bottiglia così vecchia si spiega probabilmente con il fatto che era stata prodotta apposta per il matrimonio di una importante famiglia nobiliare: questa è la tesi di Adrien David Beaulieu, attuale erede dell'impero di Chateau Coutet. UN CUORE, NON UN TAPPO C'è un altro elemento che suggerisce un'occasione romantica: la bottiglia è sigillata con una particolare chiusura che termina con un cuore di vetro azzurro, anch'esso miracolosamente conservatosi. Proprio l'analisi del vetro, non solo quello del cuore ma anche quello della bottiglia, ha consentito di identificare l'anno di produzione. L'ANALISI DEL VETRO Non era possibile aprire la bottiglia per analizzarne il contenuto e stabilirne così la datazione: occorre che sia chiusa, perché possa vantare il titolo di "più vecchia". Di conseguenza, le analisi hanno riguardato il vetro del cuore e quello della bottiglia. Mobilitando esperti di fama internazionale, e dopo una lunga e complessa procedura, il verdetto è stato che risale al 1750, con un margine d'errore di vent'anni (dunque con una forbice che va dal 1730 al 1770). CHE VINO CONTIENE? Unendo il parere degli esperti e consultando i registri storici di Chateau Coutet, l'ipotesi è che si tratti di Merlot, che in quegli anni era il vitigno di maggior qualità della zona. Una conferma a prova di dubbio è però impossibile: al di là del fatto che aprendo al bottiglia se ne rovinerebbe il valore storico, sarebbe anche inutile farlo, perché è praticamente certo che il contenuto sia imbevibile.