Mercoledì 24 Aprile 2024

Arrivano le feste, ecco come non ammalarsi

I consigli del nutrizionista: "Fondamentale l'alimentazione"

Il Covid continua a girare

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Firenze, 27 novembre 2016 - Valentina Guttadauro è una Biologa Nutrizionista, dottore magistrale in Scienze della Nutrizione umana e farmacista ospedaliera. Lavora a Firenze ed è nutrizionista della Savino Del Bene volley e del Rugby I Medicei, formazioni che militano in serie A. Ha scritto quattro libri, l’ultimo dei quali è ‘Ali.Mental Strategy. Nutri il cervello e raggiungi l’eccellenza’ dove, insieme a Matteo Sinatti e Marco Stabile, indica le strategie nutrizionali fondamentali per nutrire il corpo e la mente. Il suo motto, «la salute non è una taglia ma uno stile di vita». Il suo sito è www.valentinaguttadauro.it Con lei parliamo di alimentazione senza eccessi, nonostante le feste e i relativi cenoni

Quando siamo in vacanza ci ammaliamo di più. Da cosa dipende? «Una volta lontani dai nostri impegni lavorativi ci lasciamo andare a cibi più elaborati, più calorici, ricchi di sale e, tendenzialmente, di proteine animali, grassi saturi e farine bianche, ovvero cibi pro-infiammatori. Questo determina due cose: in primis sovralimentandoci mettiamo a tacere l’ormone della sazietà: innalziamo la concentrazione di insulina innescando la fame glicemica che ci induce a mangiare sempre di più e spesso cibi zuccherini. In secondo luogo inneschiamo un processo infiammatorio che abbassa le difese del nostro sistema immunitario, rendendoci più vulnerabili».

Dottoressa Guttadauro, come evitare malessere, fastidi e acciacchi... da festività? «Non trascorrere i giorni liberi chiusi in casa in totale sedentarietà potrebbe essere d’aiuto per mangiare di meno e smaltire almeno in parte l’eccesso. E dopo una grande abbuffata, nei giorni a seguire, meglio privilegiare cibi anti infiammatori come i pesci ricchi di omega tre, proteine vegetali come i legumi e farine non raffinate, ad esempio quella di farro, di segale e di grano saraceno».

Quali sono gli errori più comuni di noi italiani a tavola quando mettiamo le pantofole?   «Il più comune è alimentarsi e non nutrirsi, ovvero scegliere gli alimenti a tavola casualmente, senza pensare che effetto potranno avere sul nostro organismo e, soprattutto, ignorando quali sarebbero invece quelli indispensabili per il corretto funzionamento del nostro corpo».

Idratarsi la parola d’ordine: acqua o tisane? E la moda di limone e miele nell’acqua calda da bere al mattino; una leggenda o aiuta veramente? «L’acqua è fondamentale per il nostro organismo, ma nessuno beve a sufficienza. Lo stimolo della sete non sempre è presente e il freddo non aiuta. Questo comporta che il corpo non riesce a lavorare al 100 per cento e alcune sue funzioni risultano rallentate, come quella digestiva o di smaltimento delle scorie e tossine. Va bene anche la tisana, ma senza dolcificante ovviamente, così come va bene anche acqua e limone, senza miele, soprattutto se presa prima di andare a letto». 

Esistono alimenti-alleati contro i malanni legati a freddo e abbassamento di temperatura? «Tutti gli alimenti ricchi di vitamina C, ma anche quelli con molti antiossidanti e altre vitamine. Quindi via libera a tutti i colori della frutta e della verdura, ricordando che la cottura di queste ultime dovrebbe essere rapida per non distruggere le vitamine del gruppo B e la vitamina C che sono termolabili».

In caso di abbuffata serale, meglio una tisana calda, il bicarbonato, un digestivo o... niente? «L’importante è non eccedere nel numero di abbuffate; utilizzare verdure ricche di potassio aiuta a smaltire il sodio in eccesso contenuto nei cibi ipercalorici natalizi». 

Qualche consiglio da nutrizionista per un menù delle feste sano ma gustoso, considerando anche la possibilità di bere un bicchierino? «Un paio di serate senza eccessivi freni durante le feste natalizie possono essere facilmente smaltite senza particolari problemi per la salute. Maggiore attenzione dovrebbe comunque averla chi soffre di ipertensione, ipercolesterolemia, diabete: la scelta del cibo e la quantità di questo stesso, possono avere un impatto negativo immediato, rallentando l’azione farmacologica dei medicinali assunti. Per una cena leggera drenante e iposodica consiglierei un mix di verdure sia crude sia cotte, sempre condite con un filo di olio extravergine, altrimenti le vitamine, soprattutto le liposolubili ovvero la vitamina A, E, D e K, rimarranno tutte nel piatto».

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