Come evitare le malattie cardiovascolari

La prevenzione è in aumento, a livello Europeo, ma resta ancora molto da fare, perché ogni anno il 45% dei decessi è imputabile a malattie cardiovascolari

Foto: imageBROKER / Alamy

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Ogni anno, le malattie cardiovascolari costano all'Unione Europea 210 miliardi di euro. È uno dei dati che emergono dallo studio Statistiche sulle Malattie Cardiovascolari in Europa, condotto dall'European Heart Network (EHN). QUALCHE CIFRA Il 45% dei decessi totali, in Europa, è imputabile a malattie cardiovascolari: un'incidenza doppia rispetto a quella dei tumori e con una predilezione per le donne. Dallo studio emerge anche una forte disuguaglianza nei Paesi membri: mentre in Italia a morire di cardiopatia ischemica sono in 148 per ogni 100.000 casi, in Ungheria si arriva a 479 decessi ogni 100.000, cifra che sale a 700 ogni 100.000 in Lettonia. IN AUMENTO Se è vero che il 45% dei decessi è colpa di malattie al cuore, è anche vero che in un caso su tre queste potrebbero essere prevenute adottando scelte di vita intelligenti ed equilibrate. E nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione in tal senso, che hanno comunque ottenuto dei risultati, il numero assoluto di casi di malattie cardiovascolari nel corso degli ultimi 25 anni è aumentato. Sembra dunque essere necessario uno sforzo ulteriore di sensibilizzazione. COSA FARE CONCRETAMENTE Le malattie cardiovascolari si possono prevenire ed evitare soprattutto tenendo conto del ruolo dell'alimentazione sulle condizioni di salute: per fortuna, in Europa si stima che negli ultimi tre decenni è notevolmente aumentato il consumo di frutta e verdura e parallelamente sono diminuiti i livelli di colesterolo circolanti così come il consumo medio di alcol. C'è ancora molto da fare, invece, per quanto riguarda la sensibilizzazione sui danni del fumo. I numeri a riguardo parlano chiaro: si fuma meno rispetto al passato, ma comunque ancora troppo. La lotta alle malattie cardiovascolari passa sicuramente anche attraverso la riduzione dell'obesità, una patologia in gran parte legata a uno stile di vita sbagliato e al consumo di eccessive quantità di cibo spazzatura.