Lo sport si può e si deve fare, anche se il cuore è debole

Fare attività fisica sotto supervisione migliora lo stato di salute anche dei pazienti con insufficienza cardiaca: lo sostiene uno studio tedesco-norvegese

Foto: Cultura Creative (RF) / Alamy

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L'insufficienza cardiaca è una malattia grave determinata dall'incapacità del cuore di fornire la quantità sufficiente di sangue a tutto l'organismo. Il regolare esercizio fisico è una delle buone abitudini che possono scongiurarla, ma è una pratica consigliata anche ai pazienti con problematiche cardiovascolari. A insistere su questo tema è uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Monaco in collaborazione con quelli dell'Università di Trondheim, in Norvegia (pubblicato sulla rivista Circulation). LA RICERCA Gli autori dello studio hanno preso in considerazione 261 pazienti con insufficienza cardiaca: li hanno suddivisi in tre gruppi e li hanno monitorati per un anno. I pazienti che per 12 settimane hanno seguito un programma di esercizio fisico, supervisionato da esperti, hanno evidenziato miglioramenti significativi nella loro patologia di base. Lo studio ha mostrato che i pazienti in questione sono migliorati sia se si sono sottoposti a sessioni di esercizio di intensità moderata sia a sessioni brevi, ma ad alta intensità. La vita sedentaria, al contrario, ha determinato un deterioramento delle condizioni di salute. 100 PASSI AL MINUTO Gli autori dello studio tengono a precisare che per attività fisica di intensità moderata si intendono 100 passi al minuto o 3000 passi ogni 30 minuti: un'attività fisica di questo tipo, svolta regolarmente, permette di tenere sotto controllo la pressione arteriosa, un fattore che permette, a sua volta, un minor affaticamento cardiaco. Camminare regolarmente, inoltre, migliora la funzionalità polmonare consentendo di meglio ossigenare i tessuti, senza per questo affaticare il cuore.