Attenzione, sportivi: i tatuaggi fanno sudare in modo diverso

Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha verificato che la sudorazione cambia sensibilmente in presenza di pelle tatuata. È un problema per l'idratazione del corpo?

Foto: ilbusca/iStock

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Se un tempo i tatuaggi erano qualcosa di dirompente, a livello estetico e sociale, oggi sono diventati la norma. Proprio per questo, capita da qualche tempo che la pelle tatuata sia oggetto di studi scientifici. Uno recente, condotto presso l'Alma College del Michigan, ha indagato come cambia la sudorazione una volta dipinta la cute e in che misura può causare problemi di idratazione: rispetto alla superficie dell'epidermide, infatti, le ghiandole sudorifere si trovano alla medesima profondità alla quale viene depositato l'inchiostro. I TATUAGGI FANNO SUDARE IN MODO DIVERSO I ricercatori hanno utilizzato dieci volontari: tutti avevano alcuni tatuaggi sul torso o sulle braccia. Hanno poi chiesto loro di compiere una serie di attività fisiche in modo da analizzare la sudorazione delle porzioni tatuate e di quelle che invece non lo erano. Il risultato è stato chiaro: a parità di sforzo, l'inchiostro fa sì che venga prodotto circa metà del sudore, il quale ha però ha una più alta concentrazione salina (in alcuni casi doppia). I TATUAGGI NUOVI VALGONO COME I VECCHI? Essendosi preventivamente posti la domanda, gli studiosi del Michigan hanno utilizzato volontari che avevano alcuni tatuaggi vecchi e altri più nuovi, in modo da verificare se questo facesse la differenza. È emerso che l'effetto sulla sudorazione è sostanzialmente identico: qualunque sia la ragione che modifica l'azione delle ghiandole sudorifere, non sembra dunque dipendere dall'infiammazione dovuta a un recente intervento del tatuatore. QUALI CONSEGUENZE SULL'IDRATAZIONE È ovvio che chiunque pratichi un'attività sportiva deve preoccuparsi di accompagnarla a una corretta idratazione e di conseguenza i ricercatori hanno cercato di calcolare in che misura i tatuaggi influiscono su questo aspetto. L'osservazione del mondo che ci circonda aveva già scongiurato timori eccessivi, perché abbiamo assistito a carriere sfavillanti di sportivi molto tatuati, come ad esempio il calciatore David Beckham o il cestista Dennis Rodman. Inoltre, l'esperienza insegna che il corpo umano sa adattarsi alle contingenze e, se una parte dell'epidermide suda di meno, solitamente la sudorazione è più massiccia altrove. In conclusione: al di là di una generica attenzione alla propria personale situazione fisica, e anche alla luce della ricerca dell'Alma College, non sembrano esserci controindicazioni legate ai tatuaggi. Leggi anche: - La forza fisica si migliora allenando il cervello - Running: cosa bere prima, dopo e durante la corsa? - Running, parlare mentre si corre fa bene?