Mercoledì 24 Aprile 2024

Cancro, ok Usa a nuova terapia genica

Trasforma le cellule del sistema immunitario (linfociti) in spietati killer dei tumori

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Washington, 19 ottobre 2017 - Nuova speranza nella guerra contro i tumori. Viene dall'America, dove la Food and drug administration ha autorizzato una nuova classe di terapia genetica per trasformare le cellule del sistema immunitario (linfociti) del paziente, in spietati killer del cancro.  La terapia, chiamata 'Yescarta' e prodotta dalla Kite Pharma è stata autorizzata per gli adulti affetti da 'linfoma non-Hodgkin' (neoplasie maligne del tessuto linfatico) che sono stati già sottoposti ad almeno due trattamenti chemioterapici senza alcun beneficio. 

Secondo i ricercatori il trattamento genetico trasforma le cellule del paziente in "un farmaco vivente" che attacca le cellule cancerogene. Si tratta di un nuovo sviluppo della promettente ricerca nel settore dell'immunoterapia che usa farmaci o modifiche genetiche per "inserire il turbo nel sistema immunitario". Secondo il New York Times soltanto negli Usa almeno 3.500 pazienti potrebbero esser trattati con la nuova terapia genica, che ha un costo di 373.000 dollari. Terapia che va studiata e calibrata per ogni singolo paziente, avendo tutti un sistema immunitario diverso.

La cura era stata inizialmente studiata dal National Cancer Institute che ha poi fatto un accordo con la Kite Pharma nel 2012 che ha fornito i fondi per trasformare la teoria in realtà ed ottenerne poi i diritti di sfruttamento. Proprio grazie alle indiscrezioni sulla nuova terapia - in attesa del via libera oggi della Fda - la Kite è stata acquistata dal colosso farmaceutico Gilead per 11,9 miliardi di dollari, a conferma che investire nella ricerca alla fine paga. Lo Yescarta è il secondo trattamento genico autorizzato dalla Fda. Il primo, il Kymriah della Novartis, è stato approvato ad agosto e riguarda i bambini o i giovani con forme aggressive di leucemia. Un ciclo di Kymriah costa 475.000 dollari ma Novartis ha promesso che sarà gratis per quei pazienti che non mostreranno miglioramenti entro un mese.