Asma, donna sopravvive a crisi con farmaco salva-respiro

Da febbraio è stato approvato anche in Italia mepolizumab, anticorpo monoclonale che dimezza le ricadute e riduce di oltre il 60% i ricoveri per asma severo: la prima fiala erogata in Italia ha salvato la vita a una donna emiliana

Foto di repertorio dal sito nucala.com

Foto di repertorio dal sito nucala.com

Bologna, 28 giugno 2017 - In Emilia-Romagna, a fronte di 250.000 adulti con asma, sono circa 18.000 i pazienti con asma severo. La scarsa ventilazione in pianura peggiora la qualità dell’aria, rendendo ancora più difficile la gestione di questi casi. Pur essendo poco numerosi, questi assorbono oltre la metà dei costi diretti e indiretti della patologia a causa di ricoveri frequenti e accessi in pronto soccorso.

Da febbraio è stato approvato anche in Italia mepolizumab, anticorpo monoclonale che dimezza le ricadute e riduce di oltre il 60% i ricoveri: la prima fiala erogata in Italia ha salvato la vita a una donna emiliana. Si pensa di poter curare con successo almeno la metà dei pazienti con asma severo, con una target therapy, un’iniezione sottocute al mese.

Per la donna, che era ricoverata da mesi, era stata fatta una richiesta urgente nominale appena mepolizumab è stato inserito in Gazzetta Ufficiale dall’AIFA, il 20 febbraio scorso. Il 28 febbraio la prima fiala e dopo la seconda, il mese successivo. Oggi, riferiscono i conoscenti, la paziente è rientrata al lavoro e sta progressivamente riducendo il cortisone.