Perché i panda sono bianchi e neri?

Un gruppo di scienziati ha studiato la pelliccia dei panda, scoprendo che ci sono due ragioni fondamentali per cui ha quel colore caratteristico

Un panda che mangia bambù (Foto: Chris Willson/Alamy)

Un panda che mangia bambù (Foto: Chris Willson/Alamy)

Uno studio pubblicato sulla rivista Behavioral Ecology ci spiega perché i panda giganti hanno quella caratteristica pelliccia bicolore che li rende così unici e adorabili. Si tratta in parte di una questione legata alla particolarissima dieta a base di bambù e per l'altra metà di un fatto riguardante la comunicazione. MACCHIE A CONFRONTO La ricerca è stata condotta da un team californiano guidato dallo zoologo Tim Caro, che in passato si era già occupato di chiarire la funzione delle strisce delle zebre. La sua squadra ha confrontato ogni porzione della pelliccia del panda con le macchie di altre 195 specie di carnivori terrestri e 39 sottospecie di orsi. UNA PELLICCIA PER TUTTE LE STAGIONI Caro e colleghi hanno prima di tutto escluso che la colorazione del panda dipenda dalla temperatura dei luoghi in cui vive abitualmente e che le macchie intorno agli occhi servano per proteggerlo dalla luce abbagliante del sole. L'alternanza di parti nere e bianche è invece da mettere in relazione con la necessità di mimetizzarsi per 365 giorni l'anno, sia in presenza che in assenza di neve. UN AIUTO PER LE NUOVE GENERAZIONI Pur essendo onnivoro, il panda si nutre quasi esclusivamente di bambù. Questa singolare dieta, che lo rende unico tra tutti gli orsi, gli impedisce di andare in letargo, in quanto non consente di accumulare sufficiente grasso che funga da riserva nei mesi invernali. Il bisogno di procacciarsi cibo fresco ogni giorno si traduce nell'esigenza di avere un pelo versatile: il bianco aiuta infatti a confondersi tra la neve, mentre il nero a nascondesi tra le ombre della vegetazione. Il mimetismo è importante soprattutto per tenere al sicuro i cuccioli, dato che il panda adulto è praticamente privo di predatori naturali. UN MODO PER COMUNICARE Le chiazze nere intorno agli occhi variano per forma e dimensione in ciascun esemplare e secondo gli scienziati sono una specie di carta d'identità, perché consentono ai panda di riconoscersi l'uno con l'altro. Inoltre, non si esclude che servano per mascherare l'aspetto mansueto e intimidire gli avversari, facendo sembrare gli occhi molto più grandi di quello che sono in realtà. Questa seconda ipotesi è avvalorata dal fatto che i panda si coprono il muso con le zampe in segno di amicizia.