Giovedì 18 Aprile 2024

Macerata. Dopo il terremoto costruiscono una stalla per gli animali: "Va abbattuta"

La coppia è stata denunciata per abusivismo, anche se i due hanno tentato di spiegare che gli animali, senza ricovero, sarebbero morti per il freddo. Succede vicino a dove vive nonna Peppina sfrattata a 95 anni

Asino nella neve (Foto L.Gallitto)

Asino nella neve (Foto L.Gallitto)

Ascoli Piceno 7 dicembre 2017 - Un altro caso "nonna Peppina" nel maceratese, ma questa volta con protagonisti gli animali. Una coppia di stranieri, lei tedesca e lui svizzero, che gestiscono una piccola azienda agricola a San Martino di Fiastra, nel Maceratese, avevano costruito nei mesi scorsi un piccolo ricovero per i loro cavalli e le loro capre, rimaste senza riparo dopo il sisma dell'anno scorso e le nevicate di gennaio 2017.

Ma anch'essi, come la ormai famosa 95enne Giuseppa Fattori, che vive non distante dalla coppia, sono stati denunciati per abusivismo. E secondo quanto già comunicato e notificato da due ordinanze comunali, dovranno abbattere le loro stalle provvisorie entro tre mesi. Per non lasciare abbandonati i loro animali e non attendere tutti i tempi lunghi della burocrazia (anche in questo caso era stata interessata la Regione Marche), i due stranieri, che hanno scelto le campagne maceratesi per cambiare vita, avevano solo deciso di montarsi da soli un riparo per sei cavalli e le altre bestie, in modo da salvarli dalla morte certa per il gelo e le intemperie. E non potranno neppure appellarsi alle disposizioni della nuova normativa appena approvata in Parlamento, a seguito del clamore e delle polemiche suscitate dalla vicenda di "nonna Peppina". E questo perché non si tratta di abitazioni ma di stalle. Mentre ai due stranieri che cercano di sopravvivere con i loro animali nelle campagne di Macerata viene applicata la legge con puntuale e giusta inflessiblità, in tutta l'area del cratere marchigiano del sisma sono state montate ad oggi, a favore degli sfollati 400 casette su 1875 richieste. 

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