Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Papa lancia l'allarme sul clima: "Si torni agli accordi di Parigi"

Francesco sottolinea il discostamento di alcuni Paesi e il Wwf ringrazia il Pontefice per il forte richiamo alla salute della Terra che si riverbera su quella dell'umanità

L'uragano Ophelia monitorato nel suo passaggio sull'Atlantico da meteoffice.gov.uk (Ansa)

L'uragano Ophelia monitorato nel suo passaggio sull'Atlantico da meteoffice.gov.uk (Ansa)

Roma, 16 ottobre 2017 - Vediamo «tutti i giorni», ha detto il Papa alla Fao, le «conseguenze dei cambiamenti climatici». «Grazie alle conoscenze scientifiche, sappiamo come i problemi vanno affrontati; e la comunità internazionale è andata elaborando anche strumenti giuridici necessari, come per esempio l'Accordo di Parigi, dal quale, però, - ha rimarcato papa Francesco - alcuni si stanno allontanando. Riemerge - ha sottolineato - la noncuranza verso i delicati equilibri degli ecosistemi, la presunzione di manipolare e controllare le limitate risorse del pianeta, l'avidità di profitto. È pertanto necessario lo sforzo per un consenso concreto e fattivo se si vogliono evitare effetti più tragici, che continueranno a gravare sulle persone più povere e indifese».

Per queste parole del Pontefice il WWF esprime sincero e riconoscente apprezzamento. Di fronte alla superficialità con cui spesso vengono affrontati i nodi cruciali del nostro tempo, il Papa ha ristabilito la realtà di cause ed effetti, ha invitato a non nascondersi di fronte alle radici dei problemi, come il cambiamento climatico e le guerre, ma ad affrontarli con decisione. Il Papa ha, inoltre, sottolineato il legame inscindibile tra problemi ambientali, problemi sociali e problemi economici: un legame che spesso viene ignorato dalla politica e nascosto all’opinione pubblica. In un mondo che altera e distrugge gli ecosistemi che sostengono la vita, mentre occorre cambiare decisamente strada e coniugare la prosperità con il rispetto della natura e dell’ambiente, il nodo della distribuzione equa delle risorse naturali è condizione indispensabile. Così prosegue il WWF.

In questo quadro occorre, da subito, ridurre drasticamente le emissioni climalteranti e applicare l’Accordo di Parigi per rimanere entro 1.5°C di riscaldamento globale e scongiurare impatti catastrofici. Nel contempo, occorre uno sforzo straordinario per affrontare gli impatti dell’aumento delle temperature già in atto, incluse le migrazioni interne e tra gli Stati: negarli o ignorarli porterebbe solo ad aggravarli. Il WWF si augura che l’appello del Papa, alla vigilia della COP23 di Bonn che inizierà il prossimo 6 novembre, venga ascoltato da tutti e che si lavori per rendere l’Accordo di Parigi davvero efficace nel conseguire l’obiettivo di evitare all’umanità e al Pianeta scenari di grave sofferenza. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]