Giovedì 18 Aprile 2024

Palermo. Il Comune paga chi adotta in canile. Enpa attacca

"Nessuna tutela per gli animali, non si prevedono controlli e il tutto rischia di alimentare il business sulla pelle dei quattrozampe" accusa la presidente Carla Rocchi. Interrogazione della senatrice Silvana Amati

Cane in canile in una foto di archivio (Lapresse)

Cane in canile in una foto di archivio (Lapresse)

Roma, 24 marzo 2017 - L'Enpa, con la sua presidente nazionale Carla Rocchi, ribadisce ancora una volta la propria contrarietà alla concessione, da parte del Comune, di un bonus di 480 euro per ogni cane adottato dal canile. «Così come è stata organizzata - dichiara la presidente di Enpa - questa iniziativa rischia di alimentare un vero business sulla pelle dei cani. Sembra infatti che non siano previsti controlli né pre né post affido sugli adottanti e che lo stesso controllo veterinario previsto sei mesi dopo l'avvenuta adozione possa essere in qualche modo bypassato dai malintenzionati. Questo progetto presenta lacune molto gravi che potrebbero avere gravi conseguenze per la salute, per il benessere e forse persino per l'incolumità degli animali».

"Insomma - evidenzia l'associazione animalista - la situazione è molto seria. Proprio per questo, la senatrice PD Silvana Amati, che Enpa ringrazia, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute e al Ministro della Giustizia sottolineando come la strategia seguita dal Comune di Palermo non affronti e non risolva le vere causa alla base del randagismo. L'Ente Nazionale Protezione Animali, con la propria Sezione di Palermo, chiede di sospendere la procedura e di aprire un confronto con le associazioni".  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]