Lupo ucciso, scuoiato e appeso ad un cartello stradale

Livorno. Denuncia del Wwf. Interventi della sottosegretaria Velo, di Paolo Bernini del M5s e di Legambiente. Il ministro Galletti chiama i carabinieri e chiede indagini rapide e accurate

Lupo sul prato in una foto Olycom

Lupo sul prato in una foto Olycom

Roma, 28 aprile 2017 - Il WWF denuncia "l`ennesimo caso di bracconaggio ai danni di un lupo avvenuto questa mattina in Toscana a Suvereto, in provincia di Livorno" e presenterà "immediatamente un esposto alla Procura della Repubblica: il corpo dell`animale, macabramente scuoiato, è stato appeso ad un segnale stradale e corredato di un cartello sarcastico ("No agli abbattimenti, sì alla prevenzione") in chiaro segno di provocazione". Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente Galletti che ha sollecitato indagini rapide ed efficaci per individuare il responsabile o i responsabili del macabro gesto di violenza.

"Questo lupo barbaramente ucciso in Toscana - dice il WWF in una nota - è solo l`ultimo di una lunga serie dall`inizio dell`anno, con un episodio simile accaduto in provincia di Grosseto a gennaio ed altri 7 casi di bracconaggio accertati in Liguria e nelle Marche a cui bisogna aggiungere le decine di lupi investiti negli ultimi mesi dalle auto". "Il WWF esprime il suo appoggio al sindaco di Suvereto, Giuliano Parodi, che sui social media ha fermamente condannato l`accaduto, ed auspica che i responsabili di questo crimine siano prontamente individuati e consegnati alla giustizia. L`associazione presenterà un esposto alla Procura competente chiedendo che siano avviate indagini rapide ed accurate, e ha attivato i propri avvocati e il nucleo toscano delle guardie volontarie. Il WWF si costituirà parte civile nel processo che auspichiamo in questo caso si avvii subito.

Per il WWF "sicuramente le recenti di dichiarazioni dell`assessore all`agricoltura della Regione Toscana, che auspicava l`abbattimento di 500 dei circa 600 lupi stimati in regione, in chiaro contrasto con lo spirito della Direttiva Habitat che tutela pienamente la popolazione italiana di lupo, non hanno favorito un clima di convivenza con una specie dal grande valore ecologico in quanto naturale 'selecontrollore' di ungulati quali cinghiali e caprioli". "Le uniche soluzioni ai conflitti tra allevatori e lupi - prosegue l'organizzazione - sono la corretta informazione e l`investimento in misure di prevenzione dei danni, come già accade in alcune regioni d`Italia come ad esempio l`Emilia-Romagna. Gli abbattimenti di singoli esemplari, disgregando i branchi, non fanno altro che acuire i danni per gli allevatori anziché risolverli. Ogni anno in Italia muoiono circa 300 lupi per colpa della caccia illegale, di trappole, bocconi avvelenati e incidenti stradali". "Per questo il WWF rivolge l`ennesimo appello alla conferenza Stato-Regioni affinché venga approvato al più presto, ovviamente con lo stralcio del capitolo relativo agli abbattimenti legali, il Piano di Conservazione e Gestione del lupo in Italia, che contiene importanti misure contro il bracconaggio. Il WWF lancerà a breve una campagna per contrastare il bracconaggio e supportare concretamente gli allevatori che adotteranno misure di prevenzione". 

Su quanto accaduto a Suvereto interviene anche Legambiente che parla di "gesto barbaro e vigliacco che condanniamo. Così non si aiutano gli allevatori ma si peggiora la situazione": studi scientifici "confermano che l'abbattimento di predatori crea squilibri nei nuclei riproduttivi portando a un aumento di predazioni di animali domestici". Legambiente, attraverso Angelo Gentili, della segreteria nazionale, chiede alle forze dell'ordine d'intervenire subito e in maniera forte.

 "Esprimo tutto il mio sdegno e una ferma condanna per un gesto ignobile e violento" ha commentato la sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo. "Mi auguro che le Forze dell'Ordine - prosegue Velo - facciano luce sulla vicenda e che individuino al più presto i colpevoli di un gesto così crudele". 

"Con i vostri occhi potete vedere gli esiti delle attività e della politica delirante di questo e degli altri Governi precedenti sulla gestione dei lupi e con quali criminali si ha che fare e che indisturbati continuano ad agire, dopo essere stati fomentati per anni». Lo afferma Paolo Bernini, portavoce M5s alla Camera. «Questo gesto criminale contro la biodiversità tutta segnala solo una triste realtà: nel nostro Paese non esistono, se non sulla carta, le norme a tutela della specie particolarmente protette, non esiste la presenza dello Stato sul territorio per questo si consente a questi criminali privi di scrupolo di agire e non esiste la possibilità concreta di perseguirli. I criminali che hanno ucciso questo altro lupo sono i diretti responsabili, ma esistono mandanti e corresponsabilità e correità che denunciamo da anni. Dove lo Stato è assente è infatti la criminalità che prende il sopravvento". «Questo Governo - conclude Bernini è contro l'ambiente e contro la biodiversità. Il ministro Galletti oltre ad affidare direttamente i fondi per un piano ammazza lupi cosa fa? Non ci si stupisca se poi le associazioni lanceranno un boicottaggio dei prodotti e dei luoghi in cui avvengono indisturbati questi atti criminali efferati e inaccettabili in un Paese che pretende di essere civile».

Sulla vicenda ha preso posizione anche il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che ha telefonato al Generale di Corpo d'Armata Antonio Ricciardi, comandante del Comando Unità Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare Carabinieri (CUTFAA) per una relazione su quanto accaduto a Suvereto, in provincia di Livorno. Il ministro Galletti ha chiesto "un forte impegno ai Carabinieri Forestali, già a lavoro sull'episodio con i reparti scientifici e il nucleo anti-bracconaggio, per individuare i responsabili di un gesto criminale e di insensata violenza nei confronti della biodiversità e in particolare di una specie duramente colpita dal fenomeno del bracconaggio".  Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net