Lunedì 15 Aprile 2024

Liguria. Resta sospesa la caccia in deroga allo Storno

Il Consiglio di Stato ha mantenuto inalterata l’ordinanza del TAR Liguria dello scorso 22 settembre. Ricorso presentato da LAC, Enpa e Lav

Storni in una foto di repertorio

Storno

Genova, 21 ottobre 2017 - Resta bloccata (non si è mai aperta, di fatto) la caccia in deroga allo storno (specie protetta), che la Regione Liguria aveva deliberato a giugno, affinché venisse effettuata tra il 24 settembre e il 15 dicembre 2017. Così riporta una nota della LAC.

Il Consiglio di Stato, con Decreto cautelare n. 4610 del presidente della 3° sezione, ha mantenuto inalterata l’ordinanza del TAR Liguria dello scorso 22 settembre, che affermava che "l'istruttoria della Regione Liguria non evidenzia il pericolo di gravi danni all'agricoltura da giustificare il prelievo in deroga”. Il ricorso iniziale era stato promosso da Lega Abolizione Caccia, ENPA e LAV.

L’appello, con richiesta cautelare urgente, della Regione Liguria, spalleggiata da cinque associazioni venatorie, è stato respinto. La LAC si era costituita a Roma per difendere il provvedimento già ottenuto al TAR. La delibera della giunta regionale del 2017, sospesa, prevedeva la possibilità di uccidere in Liguria  10.000 esemplari di storno, con una quota abbattibile di 10 “capi” al giorno da parte di ciascun cacciatore autorizzato. 

E' fondato il sospetto che le sole “segnalazioni” di danno da storni, mai risarcite,  pervenute alla Regione (71 in totale da tutta la Regione, provenienti da solo 12 comuni, in maggior parte con scarsissima olivicoltura, come Stella e Serra Riccò), peraltro non autoceritficate, siano da ricondurre a soggetti titolari di licenza di porto di fucile, sostiene la LAC. L’Assessorato caccia regionale ha negato agli ambientalisti l’accesso a tutti gli atti allegati al fascicolo della delibera sospesa, conclude la nota. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]