Giovedì 18 Aprile 2024

Leal scrive alla Brambilla e non aderisce al Movimento animalista

"Pronti a collaborare con chiunque dimostri di impegnarsi seriamente per la causa animalista" si legge, tra l'altro, nella missiva

Cane in una foto L.Gallitto

Cane in una foto L.Gallitto

Milano, 27 settembre 2017 - La Lega antivivisezionista Leal, con una nota ufficiale inviata alla presidente Michela Vittoria Brambilla, ha fatto sapere che non aderirà al neonato Movimento animalista con le motivazioni espresse nella lettera che il direttivo Leal (formato da Gian Marco Prampolini presidente, Bruna Monami vicepresidente, Maria Grazia Piastri e Giovanna Tarquinio consiglieri) ha inviato formalmente alla parlamentare di Forza Italia. "La lotta contro la vivisezione che portiamo avanti da sempre e costituisce il fulcro delle nostre azioni, insieme a tutte le tematiche che riguardano il benessere animale, nasce da un pensiero etico, e non solo, che deve appartenere a tutti i rappresentanti delle Istituzioni senza diventare strumento utile per guadagnare consensi a prescindere", si legge nella missiva dell'associazione animalista rivolta alla Brambilla.

 "Riteniamo che il cammino verso una scienza etica, rispettosa degli animali e sicura per l'uomo possa, e debba, essere sostenuto dai rappresentanti delle istituzioni - si trova ancora iscritto - in modo trasversale perché solo così si possono ottenere risultati concreti. Continuiamo attivamente ad agire contro la vivisezione e contro ogni forma di sfruttamento animale, attivandoci contro gli allevamenti di animali per l'uso alimentare e per le pellicce, contro l'uso degli animali nei circhi e negli zoo, contro ogni forma di violenza messa in atto su di loro in qualsiasi campo".

E ancora: "Siamo fermamente convinti che tutti gli esseri senzienti siano portatori degli stessi diritti e siamo contrari alla consuetudine di etichettare animali al fine di stabilire una loro diversa destinazione d'uso, come fossero cose più o meno importanti di cui poter disporre liberamente, accreditando così l'idea che sia lecito avere verso di loro comportamenti diversi anche se lesivi in ogni senso (ad esempio, animali da laboratorio, animali d'affezione e da allevamento)". "Per il raggiungimento dei nostri obiettivi - scrive ancora Leal nella lettera rivolta alla presidente del Movimento animalisti - siamo pronti a collaborare con chiunque condivida il nostro pensiero, sostenga le nostre azioni e dimostri di impegnarsi seriamente nella causa animalista tralasciando interessi personali. Avendo mantenuto finora nel Partito animalista una posizione di osservatori in attesa di chiarimenti e certezze sui tempi e modalità di attuazione dei progetti annunciati, e non avendo partecipato alla compilazione del programma presentato, siamo certi che la nostra decisione non creerà problemi che potrebbero andare a discapito degli esseri senzienti che difendiamo. Auguriamo buon lavoro a tutti coloro che agiscono per il bene degli animali", conclude la missiva della Leal.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]