KJ2. Il 14 settembre il Tar discuterà dell'ordinanza anti orsa. Anche se lei è morta

Nota congiunta delle associazioni - ANIMAL AMNESTY ONLUS, GAIA ANIMALI & AMBIENTE, LAC - LEGA ABOLIZIONE CACCIA ONLUS, LIDA - LEGA ITALIANA PER I DIRITTI DELL’ANIMALE, OIPA ITALIA - ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI ONLUS, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA - che avvertono: "Noi andremo avanti per difendere ogni singolo esemplare e bloccare ogni possibile nuova ordinanza"

Orso bruno in una foto AFP

Orso bruno in una foto AFP

Trento, 17 agosto 2017 - Si terrà il 14 settembre l'udienza per esaminare il ricorso delle associazioni, contro l’ordinanza firmata da Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, che disponeva la “rimozione” dell’orsa KJ2. Nonostante l’esecuzione dell’orsa sia già avvenuta, l’iter va avanti. Non è stata fissata l’udienza in seduta monocratica d’urgenza, perché è venuto meno il requisito, essendo stata, intanto, uccisa l’orsa.  E' quanto riferisce una nota congiunta di ANIMAL AMNESTY ONLUS, GAIA ANIMALI & AMBIENTE, LAC - LEGA ABOLIZIONE CACCIA ONLUS,  LIDA - LEGA ITALIANA PER I DIRITTI DELL’ANIMALE, OIPA ITALIA - ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI ONLUS, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA. 

"Esprimiamo grande indignazione per il modo nel quale il presidente Rossi, ha gestito il “caso” del ferimento dell’uomo, da parte di KJ2. Con un’ordinanza, che riteniamo illegittima, ha scatenato la “caccia al plantigrado pericoloso”, attraverso una squadra composta di 30 uomini della sua forestale che hanno braccato l’orsa senza sosta, fino a giungere al tragico epilogo. Un unico proiettile ha colpito KJ2 alla base del collo, non lasciandole scampo. Nonostante l’esecuzione sia già avvenuta - anzi, proprio per questo - non lasceremo nulla d’intentato affinché sia chiaro in modo definitivo che ordinanze come quella che ha consentito l’uccisione di KJ2, non si possono emettere in alcun modo", prosegue il comunicato.

Peraltro, si legge nel documento, da anni LAC in Trentino Alto Adige/Südtirol si mobilita per diffondere la cultura della civile convivenza tra uomini e animali, tra le attività umane e la natura selvatica perché non abbiamo altra strada se non convivere. Ci impegniamo a una dura opposizione contro le ordinanze della PAT (Provincia Autonoma di Trento) contrastandone l’acquisizione di “poteri speciali” in materia di aree naturali protette e fauna selvatica al fine di proteggere ogni orso presente sul territorio nazionale. Fino a prova contraria, il Trentino Alto Adige/Südtirol è tuttora in Italia dove la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e alcuni animali, come appunto l’orso, godono di uno status di protezione di massimo livello, riferisce ancora la nota delle associazioni. 

"Troppi governi italiani, compreso l’attuale, hanno concesso privilegi, sempre meno giustificabili e comprensibili, alle due province autonome di Trento e Bolzano, in cambio di una manciata di voti, per sostenere deboli esecutivi, e questo ha gravemente pregiudicato qualunque tipo di opposizione in materia di protezione di ambiente e animali in entrambi i territori provinciali", accusano le associazioni.

ANIMAL AMNESTY ONLUS, GAIA ANIMALI & AMBIENTE, LAC - LEGA ABOLIZIONE CACCIA ONLUS,  LIDA - LEGA ITALIANA PER I DIRITTI DELL’ANIMALE, OIPA ITALIA - ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI ONLUS, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA proseguono: "Con l’atto premeditato di fucilare un’altra mamma orsa, KJ2, sabato 12 agosto 2017, alle ore 19.30 circa, lasciando orfani i suoi piccoli, il Trentino ha dato, semmai ne avessimo ancora bisogno, l’ennesima prova di non essere affatto il territorio amichevole con gli animali e l’ambiente di cui gode immeritata fama. L’orso bruno non è un animale aggressivo, anzi, è piuttosto riservato e schivo, ma, in particolari circostanze può anche reagire per autodifesa o difesa della prole. L’ormai famosa orsa KJ2 o era aggressiva e confidente oppure era prodigiosamente elusiva e schiva come emerso dai rilevamenti tecnici. Non poteva essere entrambe le cose contemporaneamente!".

"La presunta aggressione senza provocazione che ha determinato la decisione del Presidente Rossi in verità è stata indiscutibilmente provocata e determinata dal comportamento umano: l’anziano si è inoltrato in zona notoriamente frequentata da orsi e segnalata da apposita segnaletica,  KJ2 ha reagito alla presenza del cane, alla eccessiva vicinanza del pensionato  e alla sua bastonata in modo conforme ai modelli comportamentali della sua specie per cui l’ordinanza di cattura e riduzione in cattività e di uccisione non ha avuto motivazioni", si legge ancora nel testo. LAC considera degno di tutela e massimo rispetto ogni singolo individuo di orso, portatore di diritti inalienabili e primo tra tutti il diritto alla vita, inoltre, su una popolazione così ridotta anche un solo esemplare è prezioso, specie una femmina in età riproduttiva, tanto più se non ha fatto niente di anomalo, continua.

"Dal momento che gli orsi non hanno fatto il favore di estinguersi ma anzi hanno avuto successo sia riproduttivo sia mediatico (e nella metà del tempo previsto) la PAT ha dovuto ricorrere all’evoluzione tecnologica della clava dei cavernicoli: il fucile. Con Daniza l’esecuzione è stata confusa con un errore medico ma questa volta, invece, la pena capitale ha avuto la sua palese esibizione muscolare machista di forza bruta. Avevamo chiesto all’assessore Dallapiccola un incontro urgente ma il decisionismo di Rossi ha prevalso. Ci aspettiamo che Ugo Rossi si dimetta per palese incompetenza. Gli esperti d’orso dicono che gli incontri con gli umani sono eventi rarissimi: chiedersi perché e prendere i necessari provvedimenti per evitarli doveva essere la prima preoccupazione di un’amministrazione previdente. Più informazione si fa e meno scontri con orsi si verificano, ci dice il mondo scientifico, ed è l’amministrazione politica che ha il dovere di creare le condizioni affinché la popolazione sia correttamente istruita. Così conclude la nota congiunta di ANIMAL AMNESTY ONLUS, GAIA ANIMALI & AMBIENTE, LAC - LEGA ABOLIZIONE CACCIA ONLUS,  LIDA - LEGA ITALIANA PER I DIRITTI DELL’ANIMALE, OIPA ITALIA - ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI ONLUS, SALVIAMO GLI ORSI DELLA LUNA. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]