Giovedì 18 Aprile 2024

Tre cavalli morti a Capannelle? IHP chiede che si faccia chiarezza

Roma. Secondo l'organizzazione gli incidenti sarebbero avvolti dal massimo riserbo ma esistono immagini e testimonianze su quanto avvenuto ad aprile, a giugno e a settembre

Cavallo in una foto di repertorio

Cavallo in una foto di repertorio

Roma, 9 ottobre 2017 - Grazie ad alcune segnalazioni, a un lungo lavoro di ricerca e a riscontri incrociati, IHP rivela la notizia e le immagini di tre gravissimi incidenti avvenuti a Roma, all’ippodromo Le Capannelle, ad aprile, giugno e a settembre di quest’anno. A seguito delle fratture riportate sono stati abbattuti Song For My Heart (3 anni), Machiavellico (4 anni) e Ginseng Coffee (5 anni). E' quanto riferisce una nota di Italian Horse Protection.

Le immagini delle tre cadute sono terribili e, comparandole, troviamo delle similitudini: 1) i cavalli hanno inciampato sul terreno, non sono entrati in collisione con altri cavalli; 2) le cadute sono avvenute nello stesso tratto di pista. A Capannelle gira insistente la voce secondo cui, anche a causa della crisi che investe l’ippica, negli ultimi tempi la manutenzione della pista sarebbe carente, tanto che il tracciato presenterebbe pericolosissime buche e avvallamenti con il conseguente rischio che un cavallo lanciato al galoppo incespichi, riferisce ancora IHP.

Ufficialmente non c’è alcuna conferma di questa circostanza. Per tentare di fare chiarezza, IHP ha scritto una lettera al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF), chiedendo l’apertura di un’inchiesta. Il MIPAAF infatti gestisce gli allevamenti e le corse di trotto e di galoppo in Italia. Song For My Heart, Machiavellico e Ginseng Coffee non sono gli unici cavalli ad aver perso la vita negli ultimi mesi: altri incidenti mortali si sono registrati altrove e in particolare nell'ippodromo di Merano. Ma trovarne traccia nelle agenzie di stampa è pressoché impossibile, accusa IHP.

Dichiara Sonny Richichi, presidente di IHP: “Nonostante il tasso di mortalità (sotto l'1%) sia considerato basso dagli addetti ai lavori, per noi e per la maggior parte dell’opinione pubblica è inaccettabile che un cavallo venga costretto a tutto ciò: vita innaturale, allenamenti e gare che iniziano ben prima che si completi lo sviluppo muscolo-scheletrico, rischio di incidenti e anche di morte. Per poi comunque essere rottamato appena le sue prestazioni calano. Occorre che il Ministero prenda atto del generale diminuito interesse verso questo tipo di utilizzo dei cavalli, parallelo a una maggiore sensibilità dell’opinione pubblica verso il rispetto di questi animali, e che adegui le sue politiche in senso più favorevole alla loro tutela” conclude il presidente IHP. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]