Carne di pollo: basso costo, altissima sofferenza

Essere Animali e Animal Equality diffondono due video, frutto di investigazioni dirette, girati in allevamenti intensivi. I capannoni ospitano fino a 30.000 animali in condizioni disperate. La loro vita non vale nulla

Pulcino morto (Essere Animali)

Pulcino morto (Essere Animali)

Roma, 5 ottobre 2017 - L’associazione Essere Animali ha diffuso i risultati di un’indagine realizzata all’interno degli allevamenti intensivi che riforniscono i principali produttori italiani di carne di pollo. A distanza di qualche giorno anche Animal Equality ha diffuso i risultati di riprese effettuate, di nascosto, all'interno di un allevamento intensivo. Due distinte testimonianze che danno conto di condizioni di vita inaccettabili per queste creature.

Il video, trasmesso mercoledì sera in anteprima in un servizio del Tg1, mostra capannoni sovraffollati di animali, molti dei quali feriti o estremamente deboli a causa della selezione genetica che li porta ad ingrassare a una velocità innaturale. Le immagini sono frutto di un mix tra i risultati delle due distinte investigazioni, di Essere Animali e Animal Equality. Con telecamere nascoste il team investigativo  ha anche filmato ripetuti maltrattamenti compiuti dagli operatori, che prendono i polli a calci e li gettano brutalmente nelle gabbie al momento del carico verso il macello, che avviene quando gli animali hanno solo 40 giorni di vita.  Così riferiscono le note di Essere Animali e Animal Equality.

“La carne di pollo che troviamo a basso costo nei supermercati proviene da questi allevamenti.” Oltre 500 milioni di polli sono macellati ogni anno in Italia. Numeri che, secondo l’associazione Essere Animali, sono possibili solo condannando gli animali a gravi sofferenze, causate sia dalla manipolazione genetica a cui sono sottoposti, sia dalla modalità di allevamento. 

“I nostri attivisti hanno filmato capannoni con all’interno anche 30 mila polli. Una distesa infinita di animali stipati uno a fianco all’altro, a cui è negata la possibilità di accedere ad uno spazio esterno. E tutto ciò è pure consentito dalla legge, il D.Lgs. n.181 del 2010 infatti permette di concentrare anche 20 polli per metro quadrato.”

I pulcini giungono all’allevamento quando hanno appena poche ore di vita, dopo la schiusa delle uova che avviene negli incubatoi. Ma ogni giorno che passa lo spazio a loro disposizione diminuisce. L’industria infatti, oltre a sottoporre questi animali a cicli di luce artificiale così da indurli a mangiare maggiormente, li ha selezionati negli anni sino ad ottenere polli in grado di ingrassare 4 volte più velocemente rispetto al 1950. Ma questa forzatura causa agli animali numerosi problemi. Ossa, cuore e polmoni non reggono il rapido sviluppo della muscolatura, provocando loro malattie respiratorie e cardiovascolari, difficoltà nei movimenti e un generale indebolimento delle difese immunitarie, prosegue la nota di Essere Animali.

Condizioni queste che rendono necessaria la somministrazione agli animali di farmaci e antibiotici, con conseguenze anche per la salute umana. Alcuni batteri stanno infatti sviluppando resistenza agli antibiotici che utilizziamo per curarci, sostiene Essere Animali.

“L’industria si difende dicendo che il loro utilizzo è già notevolmente ridotto rispetto al passato, ma l’Italia rimane il secondo paese europeo per uso di antibiotici in zootecnia. Ciò nonostante, in ogni allevamento abbiamo visto animali sofferenti, incapaci di muoversi a causa del loro eccessivo peso. Muoiono di fame o sete perché non riescono a raggiungere le mangiatoie, agonizzando per giorni sui loro escrementi, essendo la lettiera cambiata solo a fine ciclo”, riporta ancora la nota. Ma il video mostra anche numerosi comportamenti violenti da parte degli operatori. Gli animali sono presi a calci, lanciati in aria, afferrati in modo brutale per le zampe al momento del carico verso il macello e scaraventati violentemente nelle casse di trasporto. “Non è la prima volta che con telecamere nascoste registriamo questi maltrattamenti. La carne di pollo che troviamo a basso costo nei supermercati comporta gravi sofferenze agli animali. Continueremo a documentare ciò che accade negli allevamenti e nei macelli, le persone devono essere libere di scegliere cosa mangiare e lo saranno solo se correttamente informate”  termina il comunicato dell'associazione Essere Animali.

Animal Equality, organizzazione internazionale per i diritti animali attiva in Italia, parla della sua inchiesta che si chiama Pollo 100% Italiano e che svela gli agghiaccianti retroscena dell’industria della carne di pollo nostrana. Le immagini sono stati raccolte fra Emilia Romagna e Lombardia negli allevamenti intensivi e nei macelli che riforniscono le aziende leader del settore, mostrando una realtà ben diversa da quella che ci raccontano le pubblicità dei grandi marchi, riferisce la nota di Animal Equality. Le immagini, fa sapere l'associazione, rappresentano le condizioni di vita del 95% dei polli che finiscono ogni anno sulle tavole degli italiani e comprendono: 

animali stipati a decine di migliaia in capannoni chiusi, sudici e spogli

animali con deformazioni alle zampe, zoppie e altri problemi locomotori

animali con gravi problemi respiratori

animali con gravi affezioni cutanee, tra cui ustioni da ammoniaca, vesciche e ulcere

animali con profonde piaghe dovute alla scarsa mobilità

animali che muoiono di attacchi cardiaci a pochi giorni di vita

cadaveri in avanzato stadio di decomposizione lasciati per settimane sulla lettiera in mezzo agli animali ancora vivi

operatori che maneggiano violentemente i polli, spesso causandogli dolorose fratture

animali macellati in modo approssimativo, molti dei quali ancora coscienti

In questo gigantesco sistema intensivo, la vita di un pollo vale poco più di un centesimo. Per questo motivo, prestare cure veterinarie agli animali malati o feriti è visto dall’industria come uno spreco di soldi: nella maggior parte dei casi essi vengono semplicemente abbandonati a una lenta agonia. Per lo stesso motivo, i polli infermi o così deboli da non riuscire a raggiungere le mangiatoie non vengono soccorsi dagli operatori, morendo di fame e sete nel giro di pochi giorni. Così, ogni anno, milioni di polli muoiono di malattia o stenti ancor prima di arrivare al macello, riporta la nota di Animal Equality.

 

L’inchiesta promuove una petizione su www.polloitaliano.it rivolta ad Unaitalia, associazione di categoria che rappresenta il 90% dell’intera filiera avicunicola nazionale, perché intraprenda al più presto un dialogo con i maggiori produttori di carne di pollo affinché adottino al più presto politiche volte a ridurre la sofferenza degli animali, conclude Animal Equality.

Qui il video di Essere Animali che contiene immagini forti:

https://www.youtube.com/watch?v=sRudUWG7e7A

Qui il video di Animal Equality (Immagini forti):

https://https://youtu.be/bBNbkWzxJt4

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