Venerdì 19 Aprile 2024

Enpa sull'orso in Trentino. "Non ci sarà una seconda Daniza"

La Protezione animali frena e chiede indagini serie e decisioni ponderate. Nessuna azione sull'onda emotiva

Orso bruno

Orso bruno

Roma, 23 luglio 2017 – Benché non sia ancora chiara ed accertata la dinamica relativa alla presunta aggressione di un escursionista da parte di un orso, i soliti noti, sfruttando una situazione assolutamente confusa, non hanno perso tempo per sollecitare l'adozione di misure di emergenza, quali - ad esempio - la rimozione di un non meglio identificato esemplare. «Insomma - dichiara Enpa - è ripartita la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese. In realtà, si vogliono soltanto avere dei pretesti per dichiarare guerra agli orsi, così come agli altri animali cercando di fomentare paure e guadagnare consensi. Lo dimostra il fatto che mentre si cerca di capire cosa sia accaduto nei boschi del Trentino, costoro non abbiano perso neanche un istante ad emettere una sentenza di condanna». Contro quale "colpevole" poi non è dato saperlo visto che le "indagini" sono ancora in corso.

Per questo l'Ente Nazionale Protezione Animali invita tutti alla calma, resistendo a isterismi fomentati ad arte e ponderando con grande attenzione i passi da compiere nelle prossime ore e nei prossimi giorni. «Diciamo no ad ogni ipotesi di "Daniza bis" - aggiunge Enpa - diciamo no ad ogni tentazione di ricorrere alla forza. I problemi nella convivenza con i selvatici, se e quando esistono, si risolvono con la scienza e la ragione, non certo sull'onda di un'emotività fuori controllo, strumentalizzata dalla politica». Enpa, che ricorda come gli orsi siano specie particolarmente protetta, è pronta a una mobilitazione totale nel caso in cui la situazione dovesse sfuggire di mano. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]