Animali a rischio caldo: "Assurdo chiudere i Nasoni a Roma"

Enpa critica il progetto della sindaca Raggi sulle tradizionali fontanelle capitoline. "Sono altri gli sprechi da colpire"

Cane beve alla fontanella (Foto L.Gallitto)

Cane beve alla fontanella (Foto L.Gallitto)

Roma, 27 giugno 2017 – «Chiudere i “nasoni” è inutile e dannoso perché con questo provvedimento si finiscono per assetare uomini, specie le persone senza fissa dimora, e animali. I selvatici, anzitutto, per i quali le tradizionali fontanelle romane rappresentano volte l’unica preziosa fonte di acqua potabile, e gli animali d’affezione. In particolar modo i gatti di colonia che vivono liberi sul territorio e che, al pari di uccellini e scoiattoli, sono frequentatori abituali dei nasoni. Come i cani del resto, molti che qui si dissetano e si rinfrescano». L’Ente Nazionale Protezione Animali commenta così il progetto della sindaca Virginia Raggi di chiudere i rubinetti delle fontanelle pubbliche della Capitale. Tale progetto, secondo Enpa, oltre a non apportare alcun apprezzabile beneficio dal punto di vista del risparmio idrico, potrebbe addirittura dimostrarsi controproducente se è vero, come sostengono alcuni, che la chiusura dei rubinetti potrebbe creare problemi alla pressione della rete.  «Invece bisogna colpire gli sprechi laddove ci sono: chiudere i nasoni mentre di migliaia di litri d’acqua vengono sperperati per lavare le automobili non ha alcun senso. In linea generale – conclude Enpa - invitiamo tutti, istituzioni e cittadini, a non dimenticarsi degli animali in un periodo di caldo eccezionale come questo. Perché magari si chiudono le fontane, si sbarrano i “nasoni” e poi magari se qualcuno posiziona una ciotola d’acqua per strada viene multato». Per contatti con la nostra redazione: [email protected]