Strage di delfini e cetacei a Taiji: "ll mondo si deve mobilitare"

Paolo Bernini, parlamentare dei Cinque stelle, interviene contro la mattanza che si compie, ogni anno, in Giappone

Delfini in una foto AFP

Delfini in una foto AFP

Roma, 6 settembre 2017 - Ogni anno nella baia di Taiji dai primi di settembre a marzo si compie la mattanza dei delfini e di altri cetacei. "Il mio amico, il regista premio Oscar Louie Psihoyos, con il film denuncia "The Cove" ha svelato al mondo intero quali sono gli orribili segreti che si nascondono dietro le mattanze: non solo vengono braccati e uccisi i cetacei nella baia della morte, ma è proprio in queste circostanze che i mercanti e gli addestratori di delfini si recano per scegliere i delfini "giusti", quelli più piccoli che, dopo aver assistito al brutale sterminio della loro famiglia, sono costretti in cattività ed iniziano il programma di addestramento che avviene tramite la deprivazione alimentare, per essere poi venduti ai delfinari di tutto il mondo.

" E' quanto dichiara il Portavoce parlamentare del Movimento cinque stelle alla Camera Paolo Bernini che prosegue: "Per questo ho nuovamente scritto all'Ambasciatore Italiano in Giappone e sollecito tutte le persone sensibili a inviare una email di protesta alla prefettura di Whakayama che, di fatto, stabilisce le quote di caccia dei cetacei, nonostante questi siano particolarmente protetti da normative internazionali. Inoltre è scellerato pensare che questi animali finiscano in bistecche. Non solo dal punto di vista etico, ma perché è ben noto che i cetacei, come predatori all'apice della piramide alimentare, sono pericolosamente contaminati da tutta una serie di inquinanti riversati in mare, tra cui i metalli pesanti, i cfc e altre sostanze estremamente tossiche, del tutto estranee al mare ma che ormai, sono entrate nella catena alimentare. Dobbiamo fermare questa lunga serie di orrori".

"Noi non resteremo a guardare, ma chi può fare veramente la differenza è la gente che, in tutto il mondo deve smettere di andare nei delfinari e deve capire che è necessario sostenere il movimento locale dei giovani giapponesi che sono assolutamente contrari a questo crimine commesso contro la Natura tutta", conclude Bernini. 

La campagna di Ric O'Barry: https://dolphinproject.net/take-action/save-japan-dolphins

La prefettura di Whakayama: email- [email protected] "Stop killing cetaceans, they belong to the sea!"