Cucciola nella spazzatura con gli occhi chiusi e il cordone ombelicale

Foligno. La piccola, allattata con il biberon e coccolata, ora sta bene grazie all'impegno dei volontari LNDC. Ma l'associazione sottolinea l'importanza della sterilizzazione e richiama i comuni ai loro doveri

La cucciola salvata dalla spazzatura

La cucciola salvata dalla spazzatura

Foligno, 26 luglio 2017 - Il caso emblematico di questa cagnolina di pochi giorni, salvata in extremis dai volontari della sezione umbra di LNDC, non è che un esempio delle numerosissime situazioni drammatiche di animali neonati buttati via come immondizia e condannati a un morte che sopraggiunge soltanto dopo un lunga agonia. 

Forse mai come quest’anno il delinquenziale fenomeno, purtroppo endemico, dell’abbandono dei cani (ma anche dei gatti) neonati sta aumentando a dismisura in ogni dove del nostro Paese. I rifugi di Lega Nazionale per la Difesa del Cane sono sovraffollati di piccini e praticamente ogni giorno ne arrivano di nuovi. 

Cuccioli, cuccioli, cuccioli, di tutte i colori, grandezze, giorni di vita. Con una caratteristica che li accomuna tutti quanti: essere gettati via come spazzatura nei luoghi più disparati: dall’aperta campagna agli anfratti fuori mano ai cassonetti della spazzatura. Tutti posti dove lasciarli equivale a condannarli non soltanto a morte certa ma a una straziante agonia perché, come spiega Luca Lombardini, veterinario e vicepresidente LNDC: “La mancanza di cure parentali, di sostentamento e l’esposizione alle condizioni climatiche è come una lenta tortura alla quale quelle innocenti creaturine soccombono lentamente soffrendo anche per più di due giorni”. 

Siamo di fronte a fatti di una crudeltà inaudita, causati dall’ignoranza che regna sulla necessità della sterilizzazione da parte dei privati per prevenire gravidanze del cui frutto ci si libera poi in modo vigliacco e criminale. Una grande responsabilità è da attribuire alle istituzioni che per prime dovrebbero sensibilizzare i cittadini sul tema e attivare una seria politica di controllo delle nascite, di identificazione e  iscrizione di tutti i cani nell’anagrafe regionale nonché di vigilanza da parte degli Enti preposti” ricorda la presidente nazionale Piera Rosati.

Invece continuano a venire al mondo cani e gatti indesiderati e considerati un “ingombro” di cui liberarsi in ogni modo, anche il più abietto. Cuccioli come Lucrezia, chiamata spesso affettuosamente Cipolla dai volontari della sezione LNDC di Foligno che l’hanno salvata. Quando è stata trovata per puro caso, semi-sommersa com'era dall’immondizia vicino a un cassonetto a Spoleto (PG), la piccola era un microscopico fagottino di pelo con ancora gli occhietti chiusi e il cordone ombelicale attaccato. A differenza di tanti suoi simili che non ce la fanno lei è stata curata con dedizione, nutrita amorevolmente con il biberon e coccolata con affetto affinché non sentisse la mancanza della presenza materna e ora, a due mesi e mezzo, è un’amabile creatura, sana e gioiosa che ha solo bisogno di una casa dove crescere felice con umani che le donino la serenità e la dignità che ogni essere senziente merita. Così riferisce una nota di Lega nazionale per la difesa del cane.

Per info e richieste adozioni: Mirko Mela cell. 340 22 04 362 Per contatti con la nostra redazione: [email protected]