Martedì 23 Aprile 2024

Circhi, all'ultimo il governo fa retromarcia sull'utilizzo degli animali

Enpa, Lav e Movimento animalista attaccano duramente il ministro Franceschini che, invece, difende il testo approvato dal Senato. Ora si spera che la Camera possa rimettere a posto le cose

Tigre in un circo in una foto d'archivio (AFP)

Tigre in un circo in una foto d'archivio (AFP)

Roma, 20 settembre 2017 - L'Aula del Senato, alla fine di un lungo dibattito, ha approvato la norma che riguarda l'uso degli animali nei circhi con 147 sì, 47 no e 23 astenuti. La mediazione messa a punto dal governo parla di una delega a rivedere le «disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti specificamente finalizzate al graduale superamento dell'utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse». Cancellata la parola «eliminazione» approvata invece in commissione. Protestano gli animalisti. 

«Avevamo l’occasione di fare una piccola rivoluzione, una grande scelta di civiltà, mettendo al bando lo sfruttamento di animali nei circhi. Ma oggi la stiamo perdendo. L’esecutivo e la maggioranza, dal canto loro, avevano finalmente la possibilità di riscattarsi dopo la peggiore legislatura animalista della storia repubblicana. Ma oggi, con l’emendamento Di Giorgi presentato “in zona Cesarini”, non si sono smentiti confermando di non tenere in alcun conto né gli animali né gli italiani. La stragrande maggioranza dei quali, il 71% secondo Eursipes, non vuole più animali nei circhi». Così la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi sul DDL Spettacolo.

«Parlare di “graduale superamento” dell’utilizzo di animali non significa assolutamente nulla. E’ un giro di parole che suggella la resa alla lobby circense. Ma – prosegue Rocchi - si tratta comunque di una resa in cui  perdono tutti. Perdono gli animali, costretti alla cattività e a comportamenti innaturali; perde l’opinione pubblica, contraria allo sfruttamento nei circhi; perdono i circensi che, animali o no, rappresentano parte di un mondo in crisi irreversibile; perde la maggioranza, incapace, come già dimostrato, di prestare ascolto a una sensibilità condivisa e di resistere alle pressioni delle lobby».

«Sarebbe interessante sapere cosa pensa e come intende muoversi al riguardo il Segretario del PD a cui si deve la nomina della neoresponsabile animali del partito e la cui assenza su ogni problema animalista è inversamente proporzionale al numero di selfie che esibisce», conclude la presidente Enpa.

Non meno critica la Lav. "Da “graduale eliminazione” a “graduale superamento” dell’utilizzo degli animali nei circhi, ora esteso anche al settore dello spettacolo viaggiante. Sarà il prossimo Governo a decidere come e quando attuare questo principio, nel Decreto attuativo che dovrà essere emanato entro il 2018. Questo l’esito del voto di stamattina nell’Aula del Senato, sulla Legge del Codice dello Spettacolo (Disegno di Legge del Governo 2287-bis)", interviene la Lega antivivisezione.   “Condanniamo il passo indietro del Ministro della Cultura Franceschini che, dopo aver difeso strenuamente il suo Disegno di Legge-delega appena qualche settimana fa in Commissione Cultura, ha permesso questa modifica. – commenta la LAV – Non ci consola il voto contrario dei senatori pro-circhi con animali, ora speriamo nella seconda lettura della Camera per far ritrovare il coraggio di sostenere una vera riforma, con una data certa per il cambiamento, verso uno spettacolo etico, senza animali, concretizzando un importante atto, già deciso a vari livelli da oltre 50 Paesi al mondo dei quali oltre la metà di quelli dell’Unione Europea, come auspica la stragrande maggioranza degli italiani e la Federazione Nazionale dei Veterinari Italiani, non solo gli animalisti, al fine di favorire il rilancio delle attività artistiche davvero umane”, conclude la LAV.

 Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, ha commentato:“Come volevasi dimostrare: che il governo e la maggioranza di centrosinistra riescano a licenziare una norma, chiara e netta, a favore degli animali, è proprio impossibile. Le sirene della lobby pro circo tradizionale sono riuscite, in Senato, a snaturare la proposta del governo, già debolissima perché priva di qualsiasi indicazione temporale. Si è così passati dalla “graduale eliminazione” dell’utilizzo di animali nei circhi e nello spettacolo viaggiante al “graduale superamento”, facendo sparire la parola “eliminazione”, definitiva e inequivocabile, e mettendo al suo posto il nebbioso ed elastico “superamento”. Però sempre con l’aggettivo “graduale” che potrebbe applicarsi anche ad una riforma lunga un secolo, e, non dimentichiamolo, in una delega, che un futuro governo potrebbe anche non esercitare. Insomma, governo e maggioranza hanno cancellato il messaggio contenuto nel testo originale (no agli animali nei circhi) e per la solita paura di cambiare hanno perduto l'ennesima occasione. D’altra parte, come spiega don Abbondio al cardinale Federigo, “il coraggio uno non se lo può dare”. Vorrà dire che il ministro Franceschini se la vedrà con il 71,4 per cento degli italiani che si dichiara contrario allo sfruttamento degli animali sotto i tendoni. A loro diciamo: state tranquilli, ci penseremo noi del Movimento animalista nella prossima legislatura!”.

Il responsabile Centro studi del Movimento Animalista, Rinaldo Sidoli: "Doveva essere un passo importante verso la libertà degli animali sfruttati nei circhi, ma oggi è stata votata una legge che parla solo di un 'graduale superamento' all’uso degli animali nei circhi". Prosegue Sidoli: "Un passo indietro dalla 'graduale eliminazione', che permetteva agli operatori del settore di trasformare le loro attività con incentivi. Il Ministro Franceschini ha permesso una modifica che non promuove uno spettacolo etico”. Conclude il dirigente animalista: "Confidiamo nella seconda lettura della Camera perché si arrivi al superamento della sofferenza degli animali sfruttati in spettacoli privi di funzione sociale. Il Parlamento ascolti la maggioranza degli italiani che si batte per dei cambiamenti positivi di civiltà".

Alle critiche risponde il ministro Franceschini: "Non capisco proprio questa voglia di fare polemica: dopo anni finalmente il Parlamento approva una norma che in modo equilibrato porterà al superamento degli animali nei circhi. Questa è la sostanza". 

Ma, al ministro, risponde il senatore Giovanardi, protagonista in questo periodo di una vera battaglia a favore degli animali nei circhi: "Il primo sconfitto del dibattito al Senato sull'utilizzo degli animali nel circo è il fondamentalismo animalista, che nella sua follia vuole cancellare dal circo persino i cani, presenti nelle case di milioni di italiani, e i cavalli che vengono normalmente utilizzati negli sport equestri, nel trekking, nelle manifestazioni folcloristiche, nel carosello dei carabinieri, nell'ippoterapia ecc. Dal dibattito escono male anche governo e maggioranza sostenitori di un testo pasticciato". Per contatti con la nostra redazione: [email protected]