Giovedì 18 Aprile 2024

Dalla Romania con più di 1.100 uccelli morti nascosti nelle valigie

Milano. Importante risultato di un'operazione sinergica tra i Carabinieri, la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle dogane a Orio al Serio. Otto denunce. La Lipu anticipa la richiesta di costituzione di parte civile contro i cacciatori

Parte degli uccellini recuperati dai Carabinieri

Parte degli uccellini recuperati dai Carabinieri

Milano, 12 ottobre 2017 - I carabinieri del SOARDA, la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Orio al Serio, all'interno degli spazi doganali, in collaborazione con i Carabinieri Forestali di Brescia, grazie ad un'operazione congiunta, hanno intercettato diversi cacciatori in arrivo dalla Romania che trasportavano esemplari di volatili cacciati illegalmente, rientranti tra le specie protette. L'intervento, effettuato presso lo scalo di Orio al Serio, ha permesso di scoprire oltre 1.119 uccellini trasportati illecitamente, all'interno dei bagagli di otto passeggeri italiani in arrivo da Bacau.

Alcune specie sono risultate particolarmente protette poiché a rischio estinzione, tra queste cardellini, verdellini, ballerini, pispole, strillozzi, tottaville, fanelli, zigoli gialli, voltolini e cesene. Per gli otto cacciatori è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Bergamo ed il sequestro degli animali illegalmente abbattuti durante la caccia e trasportati in Italia di frodo.

Fondamentale e molto efficace nella circostanza si è dimostrata la sinergia tra l'Agenzia delle Dogane, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza. I controlli doganali a contrasto dell'illegale detenzione ed introduzione nello Stato di esemplari di specie animale protette vengono intensificati in alcuni periodi dell'anno ritenuti più a rischio, soprattutto durante la stagione della caccia nei Paesi dell'Est Europa.

L'importante risultato è stato raggiunto grazie ai carabinieri del SOARDA che, impegnati in questi giorni nelle valli bresciane insieme ai reparti del  Gruppo Carabinieri Forestale di Brescia nell’”Operazione Pettirosso” a tutela del passo di avifauna migratoria proveniente dal centro e nord Europa e contro il bracconaggio a questo tipo di fauna selvatica, a seguito di indagini mirate su informazioni pervenute da canali internazionali dell’Arma, hanno effettuato controlli sui bagagli di alcuni passeggeri di un volo di linea proveniente dalla Romania. I piccoli uccelli, oggetto di prelievo venatorio, erano stati sistemati all’interno di grandi valigie insieme a placche refrigeranti per meglio conservare la carne.

La Guardia di Finanza, quale Forza di Polizia Economico Finanziaria, ha tra i suoi compiti anche il contrasto doganale del commercio illegale di esemplari di flora e fauna protetti in base alle norme contenute nella Convenzione di Washington, che regolano l'importazione e l'esportazione delle specie in via di estinzione. Si tratta di un traffico decisamente fiorente dopo quello della droga, delle armi e della tratta degli esseri umani. L'azione dei finanzieri, nella specifica materia, mira a tutelare anche il mercato nazionale, visto che l'Italia rappresenta con le sue aziende manifatturiere uno dei più grandi poli di produzione di articoli derivati proprio da esemplari protetti. 

La Lipu (Lega italiana protezione uccelli) sarà parte civile nell'eventuale processo a carico delle persone denunciate dai carabinieri perché trovate in possesso di milleduecento esemplari di volatili morti appartenenti a specie protette dalla legislazione europea all'aeroporto di Orio al Serio di Bergamo e provenienti dalla Romania.

«Saremo parte civile al processo contro questi cacciatori - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu - perché meritano una punizione esemplare. Uno scandalo, quello della caccia all'estero, di cui si parla poco ma che costituisce un grave problema per gli uccelli migratori, un patrimonio che appartiene a tutta la comunità. Ho ringraziato personalmente il gen. Antonio Ricciardi, comandante del Cutfaa per la straordinaria e non facile operazione di intelligence che rappresenta un duro colpo ai viaggi di caccia illegale all'estero - conclude il presidente - Se iscritti ad associazioni venatorie sarebbe il caso che questi bracconieri venissero espulsi dalle loro stesse organizzazioni - conclude la Lipu -. Non si può tacere di fronte a questo furto di biodiversità e al business milionario che ruota attorno la tragica farsa del turismo venatorio. Questa vicenda rappresenta una pessima figura dell'Italia a livello comunitario".

QUI IL VIDEO DELL'OPERAZIONE: https://wetransfer.com/downloads/37adc53d9131fb7476b64e7205112d7520171011160450/5a7e0d1ca96eca4ae5f24dbd98c3c8af20171011160450/08c11c

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