Giovedì 25 Aprile 2024

Spariti dieci "cani delle cave". Presentata denuncia

Tivoli (Roma). Aidaa interviene dopo gli strani fatti dell'altra notte quando è stato notato, in zona, un furgone blu. Gli animali sarebbero stati narcotizzati

Cane meticcio in una foto di repertorio L.Gallitto

Cane meticcio in una foto di repertorio L.Gallitto

Guidonia, 25 aprile 2017 - Una segnalazione ai carabinieri dei NAS del Ministero della salute è stata inviata oggi dal presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce in merito alla sparizione di una decina di cani randagi (ma alimentati e curati dai cittadini e dai volontari della stessa associazione) che vivono nella zona delle cave di Tivoli e Guidonia. Secondo quanto si è appreso i cani sarebbero scomparsi tra la serata di domenica 23 e le prime ore di lunedi 24 aprile quando nella zona di Via del Barco a Tivoli (a poche centinaia di metri dalle cave stesse) è stato visto un furgone Ford transit blu già noto ai volontari per aver in passato raccolto dei cani dalla zona e poi scomparsi nel nulla (la cui targa ed il nome del proprietario sono già stati segnalati ai carabinieri) dopo essere passati dalle mani di un veterinario romano che opera come catturatore professionista di cani per conto di associazioni che poi li trasferiscono in Germania e nei paesi del nord Europa con l'aiuto di una cittadina di origine austriaca residente nel Lazio.

I cani scomparsi sono tutti di taglia medio grande e questo fa pensare che per essere stati caricati di notte siano stati prima narcotizzati. "I cani randagi sono curati dai nostri volontari della zona - spiega Lorenzo Croce presidente di AIDAA - ed ora ancora una volta ci troviamo di fronte a catture e spostamenti notturni di altri cani. La situazione è grave, i  trafficanti rubano i cani di notte per chipparli, sterilizzarli e poi trasferirli, facendoseli pagare, nei canili della Germania dove oltre che essere adottati possono anche essere utilizzati per la sperimentazione farmacologica. Noi abbiamo fatto nomi e cognomi ai carabinieri che dovranno ora far luce sia sul fatto singolo, sia su questo traffico apparentemente regolare ma che in realtà nasconde un lucro molto forte sulla pelle degli animali" conclude Croce. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]