Nerone lotta per la vita: gli hanno tagliato i testicoli

Capaccio Capoluogo (Salerno). Ancora violenza cieca contro gli animali. Questa volta ne ha fatto le spese un mite e amato cane di quartiere. L'indignazione della Leidaa. Lanciata anche una petizione

Nerone è stato seviziato

Nerone è stato seviziato

Salerno, 19 aprile 2017 - Ancora un atto di violenza perpetrato da bestie senza anima nè cuore ai danni di esseri indifesi. Questa volta è toccato al più buono dei cani di quartiere, Nerone, conosciuto da tutti a Capaccio Capoluogo e seguito da tempo con amore dai volontari che lo accudiscono tutti i giorni. In particolare Teresa Di Fiore che con Nerone ha un legame speciale. Tocca a loro, ai volontari, raccontare: "Nerone era amico di tutti in paese, non ha mai dato fastidio a nessuno. Eppure a qualche criminale Nerone non stava bene e lo ha seviziato in maniera brutale senza un minimo di ritegno, arrivando addirittura a tagliargli i testicoli". Il cane è stato lasciato poi a dissanguarsi.

E' questo quanto successo nel paese del salernitano e Nerone è l'ultima vittima, che ora lotta per la vita, di una subcultura di violenza e sopraffazione. Espressione deteriore di quello che l'umano riesce a proporre, a realizzare. Come Angelo di Sangineto e come troppi altri animali che nel silenzio quotidiano subiscono la violenza dell'essere umano.

"In qualità di presidente Le.I.D.A.A. sezione di Capaccio non posso esimermi dal stigmatizzare questo vile gesto di violenza gratuita nei confronti di un nostro amico a 4 zampe. Non posso non gridare forte tutta la mia rabbia e dei miei soci, esortando le forze dell’ordine ad indagare e ad assicurare al più presto alla giustizia gli autori di questo efferato reato. Siamo infatti convinti che solo una giusta condanna possa porre fine a questa interminabile spirale di odio e violenza. A tal proposito, la Le.I.D.A.A. di Capaccio, unitamente alla presidente della Le.I.D.A.A. – Campania, Stefania Greco, si dichiarano fin da ora disponibili a costituirsi parte civile nel procedimento penale. Solo uniti e coesi potremo dare un segnale di civiltà a chi si è dimostrato disumano, dando così dimostrazione a tali bestie come sia possibile imparare dagli animali ad essere più umani" scrive la presidente Le.I.D.A.A. locale Michela Grandino unitamente con la sua vice Angela De Caro.

Per Nerone è stata lanciata anche una petizione sulla piattaforma Change.org e voluta da Annalia Taddeo. "L’intera comunità di Capaccio, scossa e indignata, si appella alle forze dell'ordine affinché indaghino sul caso per consegnare al più presto alla giustizia l’artefice (o gli artefici) di questo brutale e spietato crimine. Firmando la petizione, esprimerete una civile protesta e una umana riprovazione per il gravissimo episodio accaduto, che, si ricorda, è reato perseguibile con la reclusione (pena prevista per “chiunque procuri lesioni ad un animale o lo sottoponga a sevizie”, ai sensi dell' art. 544 del codice penale riguardo al maltrattamento di animali)" si legge nel testo della petizione.  "È nostro dovere manifestare ora tutto il nostro sdegno, prestare la voce a chi non ne ha e invocare per loro una doverosa giustizia. Restiamo umani", conclude il testo. Qui sotto il link della petizione:

https://www.change.org/p/annalia-taddeo-la-tua-battaglia-per-il-cambiamento-inizia-da-qui