Giovedì 18 Aprile 2024

"Mai più altri casi come quello di Angelo. La legge va rivista"

Paolo Bernini del Movimento 5 stelle a Paola per seguire il processo ai quattro giovani accusati del massacro del cane a Sangineto

Paolo Bernini con alcuni cuccioli recuperati

Paolo Bernini con alcuni cuccioli recuperati

Paola (Cosenza), 27 aprile 2017 - «Ho seguito la vicenda dell'uccisione del cane Angelo, massacrato da quattro ragazzi annoiati che poi compiaciuti, postarono il video sul web, sin dal primo istante. Tutti ricordiamo quelle immagini di un crudeltà inaudita che la scorsa estate hanno choccato l'Italia intera. Ho preso parte sia alle prime manifestazioni, sia seguito tutto l'iter giudiziario offrendo supporto alle associazioni tramite i miei legali». A dirlo il deputato Paolo Bernini, del Movimento 5 Stelle, che oggi è a Paola dove è in programma la prima udienza del processo ai quattro giovani.

«Nell'immediatezza - ha aggiunto - ho provveduto a portare la vicenda in Parlamento perché chi governa ha l'obbligo di sapere cosa accade sul territorio e ha il dovere di modificare il quadro normativo al fine di arginare fenomeni simili: proprio in memoria di Angelo come movimento 5 stelle abbiamo depositato una proposta di legge che prevede il carcere per chi maltratta e/o uccide gli animali. E da oggi sarò anche presente alle udienze come cittadino, come Presidente di associazione animalista e come rappresentante delle istituzioni: auspichiamo che la magistratura, in questo caso, dia un segnale forte e provveda alla rieducazione dei soggetti». 

“E’ evidente che i quattro responsabili dell’uccisione del cane Angelo siano soggetti pericolosi anche per le persone ed è d’obbligo non solo impedire che possano commettere altri crimini contro animali ed esseri umani, ma anche che questo episodio di una violenza sconcertante sia punito in modo esemplare.” –dichiara Paolo Bernini che prosegue: ”E’ ormai confermato dalla psichiatria forense che i casi di maltrattamento e di uccisione di animali sono il campanello d’allarme che segnalano gravi sociopatie che possono essere pericolose anche per le persone, oltre che evidentemente per gli animali. Questi soggetti, infatti, possono manifestare uguali forme di efferata violenza anche contro la parte meno tutelata della società quali sono i bambini, le donne e gli anziani. Questa spirale di violenza deve essere spezzata e deve essere resa la giustizia dovuta ad una creatura indifesa su cui si è agito con una efferatezza inquietante. Il segnale deve essere chiarissimo: Non c’è più spazio in una società civile per chi maltratta gli animali.” Per contatti con la nostra redazione: [email protected]