Martedì 23 Aprile 2024

Da Malta alla Sicilia per cacciare di frodo le specie protette

Ragusa. La comitiva è stata bloccata nel porto di Pozzallo mentre si imbarcava su un catamarano diretto alla loro isola. Sequestri e denunce

Uccello nel canneto (Foto L.Gallitto)

Uccello nel canneto (Foto L.Gallitto)

Ragusa, 16 gennaio 2018 - Da Malta erano arrivati in Sicilia per esercitare la caccia di specie protette. Per questo i finanzieri del comando provinciale di Ragusa hanno fermato e denunciato, nel porto di Pozzallo, 12 cacciatori di frodo in procinto di imbarcarsi su un catamarano diretto nella loro isola. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Pozzallo, funzionari dell'Agenzia delle Dogane e personale del nucleo venatorio della polizia provinciale di Ragusa, secondo quanto reso noto, hanno eseguito un'analisi rischio sulle liste passeggeri che ha portato in questi ultimi giorni a sottoporre a controllo sedici maltesi che, attirati dalla diversificazione faunistica tipica delle province di Ragusa e Siracusa, sono giunti in Sicilia per praticare un'indiscriminata attività venatoria.

Alcune delle 12 persone bloccate sono state trovate in possesso di esemplari di selvaggina abbattuta riconducibile a specie animali protette (soprattutto uccelli anatidi tra cui morette, combattenti, marzaiole), altre erano sprovviste di regolare porto d'armi ed altre erano ancora in possesso di strumentazione come puntatori laser, richiami elettroacustici per uccelli e fari notturni, strumenti, questi ultimi, vietati per uso caccia. I 12 cacciatori di frodo sono stati denunciati mentre le armi in dotazione, 2 fucili da caccia con relativo munizionamento, sono state sequestrate con diverse decine di esemplari di volatili abbattuti, riconducibili, dicono i finanzieri, ad una attività condotta in maniera assolutamente illecita.  [email protected]