Giovedì 18 Aprile 2024

Associazioni in piazza contro la Regione Piemonte per la caccia

Presidio, giovedì 23 novembre a Torino in via Alfieri per chiedere che venga rispettata almeno la sospensione già decisa dopo gli incendi

Cacciatori in una foto Ansa (archivio)

Cacciatori in una foto Ansa (archivio)

Torino, 21 novembre 2017 - Giovedì 23 Novembre 2017, ore 14.30 Presidio in Via Alfieri 15 Torino davanti a Palazzo Lascaris Sede del Consiglio Regionale del Piemonte Torino.

Il Presidio è organizzato in concomitanta con la continuazione della discussione nella III Commissione del Consiglio Regionale del DDL n. 182 di regolamentazione della caccia in Piemonte.  "Non corrisponde al vero la notizia circolata che la Regione avrebbe semplicemente prolungato il divieto di caccia. Con delibera approvata venerdì 17 novembre 2017, la Giunta Regionale del Piemonte ha riaperto anzitempo, con due settimane di anticipo, l’attività venatoria nei comprensori alpini percorsi dagli incendi annullando il divieto che prevedeva lo stop fino al 30 novembre 2017", accusa una nota delle associazioni.

"Le associazioni di protezione ambientale e animaliste condannano fermamente questa decisione che tiene in considerazione solamente l’interesse di una minoranza armata e in nessun conto le esigenze di sopravvivenza delle specie selvatiche", prosegue il comunicato.

"In Provincia di Torino la caccia è stata sospesa fino al termine della stagione venatoria solamente in 19 comuni dove si sono sviluppati gli incendi e in provincia di Cuneo solamente in 5 aree percorse dal fuoco dove la caccia sarebbe già vietata per 10 anni ai sensi dell’art. 10 della legge 353/2000. Nelle aree ove la caccia rimane vietata per effetto del provvedimento della Giunta fino al termine della stagione venatoria gli animali sopravvissuti agli incendi si sono già da tempo allontanati. Nessuno interpreti i provvedimenti regionali come interventi in favore della fauna selvatica", accusano gli animalisti.

Le Associazioni ambientaliste e animaliste organizzano un presidio per protestare contro questa decisione e chiedono alla Giunta Regionale del Piemonte un atto di coerenza e indipendenza politica dal mondo venatorio, confermando il divieto di caccia in tutti i comprensori percorsi dal fuoco fino al termine della stagione venatoria o quantomeno fino al termine previsto in origine. A firmare l'iniziativa: ENPA, LAC, LAV, LEAL Lega Antivivisezionista, LEGAMBIENTE Circolo L’Aquilone, OIPA, PRO NATURA, SOS Gaia. [email protected]