Giovedì 25 Aprile 2024

A Torino sfila la protesta: "Tradite tutte le promesse elettorali"

Alla manifestazione contro il progetto di aprire un nuovo zoo, anche il Movimento animalista con la presidente Michela Vittoria Brambilla

Lo striscione del Movimento animalista

Lo striscione del Movimento animalista

Torino, 28 maggio 2017 - Anche il Movimento animalista, rappresentato dal presidente nazionale on. Michela Vittoria Brambilla e dal coordinatore regionale avv. Lorenzo Bellino, ha preso parte con la sua delegazione alla riuscita manifestazione contro la riapertura dello zoo di Torino. Un corteo di oltre mille persone nel quale hanno sfilato tutte le principali sigle dell’animalismo italiano, tra cui Lav, Enpa, Oipa, Leidaa, Lega del Cane, Leal, Lac, Animalisti onlus e Sos Gaia.

Nel mirino la giunta del sindaco Appendino e dei Cinque stelle, accusati di essere “capaci solo di fare promesse elettorali" e di "fare tornare indietro la città” perché stanno portando a compimento il progetto di concedere ai privati l’area dove fino a trent’anni fa sorgeva il vecchio zoo, affinché ne aprano un altro. "Chiediamo alla giunta Appendino di rispettare i patti elettorali e la parola data agli elettori", dicono dalle associazioni. Nel loro programma, infatti, i pentastellati avevano promesso di “definire precise misure atte a sfavorire la detenzione a qualsiasi titolo di animali selvatici ed esotici in strutture fisse o temporanee”, proponendosi di tutelare l’ambiente “come bene di tutti” e di “migliorare la vivibilità degli spazi verdi e degli spazi comuni”. Tutto questo, sostengono gli animalisti, a Torino è stato seppellito sotto il peso degli interessi economici e del lucroso progetto di una società privata che punta ad attrarre mezzo milione di visitatori l’anno esibendo animali detenuti. "Una vergogna", sostengono le associazioni animaliste che hanno sfilato al grido di: "Prima Fassino, ora Appendino, stessa vergogna per Torino!".

“E’ inaccettabile – osserva l’on. Brambilla - che ai giorni nostri ci sia ancora chi pensa di aprire zoo, luoghi crudeli e di prigionia, che spogliano gli animali della loro dignità. Torino ha ben altre attrattive e non ha certo bisogno di condannare alla sofferenza creature meravigliose, per di più “regalando” ai privati un’area pubblica. Gli animali devono vivere nel loro ambiente naturale. Chi se ne dimentica e non tiene in alcun conto le loro sofferenze, non offende solo la natura ma anche il sentimento della maggioranza degli italiani”. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]