Martedì 16 Aprile 2024

L'orso non deve essere ucciso nè catturato: diffida dei Cinque stelle

Paolo Bernini attacca duramente la politica della Provincia autonoma di Trento, soprattutto alla luce del precedente di Daniza e cita il parere di un noto etologo

Un'orsa in una foto di repertorio (Ansa)

Un'orsa in una foto di repertorio (Ansa)

Roma, 26 luglio 2017 - “Con il parere del Prof. Roberto Marchesini, veterinario, etologo e zooantropologo si confermano scientificamente tutti i rilievi politici che da anni poniamo alla Provincia di Trento e ai Ministri competenti (Ambiente, Salute e Politiche Agricole), in merito alla gestione degli orsi in Trentino.” E' quanto dichiara il portavoce parlamentare Paolo Bernini del M5S che continua: “Non siamo disposti ad accettare sommarie e superficiali valutazioni sui comportamenti degli animali che vengono additati come "pericolosi" e conseguentemente condannati a morte o imprigionati, quando la responsabilità di tutto questo, è evidente che sia della Provincia di Trento".

"Non siamo nemmeno più disposti ad accettare che, valutazioni etologiche ed ecologiche degli animali, siano effettuate da personale privo delle specifiche lauree e competenze acquisite sul campo, così come abbiamo più volte detto, troviamo inverosimile che un funzionario dello Stato, responsabile per le specie selvatiche, sia stato condannato in via definitiva per reati inerenti la sua specifica professione e attività", prosegue la nota del parlamentare.

"Abbiamo interrogato il Ministro più volte, il quale non ha mai risposto in modo soddisfacente in merito, soprattutto sulla sorte dei due cuccioli di Daniza, strappati prematuramente alla madre, uccisa per negligenza ed imperizia. Un altro intervento inadeguato e negligente nei confronti di un’altra orsa riproduttiva è da ritenersi inaccettabile non solo eticamente, ma legalmente", insiste Bernini.

"Per questo diffidiamo chiunque dal provvedere a catturare, ridurre in cattività o uccidere un altro orso, non solo perché questo sarebbe l’ennesimo attacco alla biodiversità del nostro Paese concesso da questo Governo nemico dell’ambiente, ma perché si aprirebbero scenari di scontri ad ogni livello: legale, sociale, politico e internazionale. Noi non staremo a guardare e non consentiremo di proseguire con le menzogne, le false verità, gli attacchi ingiustificati agli animali tutti e al patrimonio indisponibile dello Stato, quindi di tutti noi” conclude il deputato. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]