Martedì 16 Aprile 2024

Blitz dei Carabinieri forestali al mercato di Ballarò: liberati 254 migratori

Palermo. Denunciato il commerciante che era pronto a venderli. Lungo elenco di infrazioni riscontrate

Cardellini nelle gabbie

Cardellini nelle gabbie

Palermo, 24 settembre 2017 - Domenica mattina i carabinieri forestali del comando unità per la tutela forestale ambientale e agroalimentare - Centro Regionale Anticrimine Ambientale di Palermo - i militari del Nas di Palermo e della compagnia carabinieri di Piazza Verdi, hanno effettuato una serie di controlli nel mercato rionale di Ballarò. Molteplici gli obiettivi del servizio congiunto delle tre articolazioni dell'Arma dei Carabinieri, dalla difesa della fauna selvatica protetta, dalla salvaguardia della fauna ittica alla tutela dei consumatori con il controllo dei prodotti destinati all'alimentazione. Sono 13 le gabbie sequestrate a carico di un palermitano di 45 anni, noto alle forze dell'ordine, che è stato denunciato in stato di libertà con l'accusa di detenzione di avifauna in condizioni incompatibili con la loro natura. Stipati all'interno delle gabbiette, c'erano 254 esemplari di fauna migratoria protetta: cardellini, verzellini e verdoni, patrimonio indisponibile dello Stato.

Gli esemplari di maggior valore, tra i più pregevoli e ricercati, erano separati dal resto degli animali, che sicuramente, senza l'intervento dei militari dell'Arma, sarebbero stati venduti. Tutti gli esemplari, ritenuti idonei alla liberazione dai veterinari, sono stati reintrodotti in natura al Parco Faunistico di Villa d'Orleans di Palermo. Sono anche stati sequestrati 50 chili di ricotta e formaggi prodotti con latte privo di tracciabilità, così come 50 litri di siero di latte pronto per la trasformazione in ricotta. Il titolare che è risultato sprovvisto di 'Scia', oltre alla denuncia penale dovrà pagare una sanzione da 3 mila euro. Donati in beneficenza alla Missione Speranza e Carità di Palermo, 51 esemplari di esemplari di pesce spada, lunghi circa 80 centimetri compresa la spada e del peso di 3,5 chilogrammi l'uno, troppo piccoli per essere commercializzati. La normativa infatti prevede una lunghezza minima di 120 centimetri, nel caso siano privi di spada. Il titolare della pescheria dovrà pagare una sanzione amministrativa da 24mila euro. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]