"Lavori utili per gli aguzzini del cane Angelo, ma lontano dagli animali"

Aidaa scrive al giudice di sorveglianza del Tribunale di Paola dopo la sentenza per i fatti di Sangineto

Cani in canile in una foto di repertorio

Cani in canile in una foto di repertorio

Paola, 28 maggio 2017 - Con una lettera inviata questa mattina al giudice di sorveglianza del tribunale di Paola a firma del presidente nazionale Lorenzo Croce l'Aidaa chiede che i quattro assassini del cane Angelo condannati nei giorni scorsi a una pena di reclusione di 16 mesi (sospesa) ed alla pena accessoria di 6 mesi di lavori socialmente utili nel canile comunale, siano tenuti lontani dai cani ospitati in canile e siano sottoposti a una speciale sorveglianza da parte del personale addetto alla custodia del canile.

"Far lavorare questi assassini del cane in canile è come far scontare la pena a un pedofilo in un asilo nido - scrive Croce ai giudici di Paola - per questo chiediamo che i sei mesi siano fatti scontare, con lavori duri, ma lontani dai cani. Questi criminali, se non ben sorvegliati, potrebbero reiterare il loro odioso e vigliacco comportamento, per questo motivo chiediamo a lei signor giudice di valutare l'opportunità di farli lavorare separatamente ma comunque senza contatto diretto con i cani innanzitutto per rispetto alla vittima della loro cieca violenza". Così conclude la nota di Aidaa. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]